Biografia di Dom Luciano Mendes de Almeida
Pubblicato il 15-02-2012
Dom Luciano Pedro Mendes de Almeida, sj
Nasce a Rio de Janeiro il 5 ottobre 1930. A 17 anni entra nella Compagnia di Gesù. Fa gli studi di filosofia a Nova Friburgo, dal 1951 al 1953 e, a Roma, gli studi di teologia dal 1955 al 1958 laureandosi in Filosofia (1965).
È ordinato vescovo il 2 maggio 1976 da Paolo VI e per 12 anni svolge il suo ministero come vescovo ausiliario del Card Paulo Evaristo Arns a São Paulo, nell’allora regione Est 1, una delle zone operaie e povere. Gli viene anche affidato il coordinamento dell’azione pastorale dei minori abbandonati e di coloro che hanno infranto la legge. In questo tempo organizza anche un centinaio di case per accogliere i bambini abbandonati. Dal 1988 è vescovo di Mariana, nel Minas Gerais.
Molte le funzioni assunte al servizio della Chiesa. Il lavoro all’interno della CNBB (Conferenza episcopale dei vescovi brasiliani): come segretario generale dal 1979 al 1987 e come presidente dal 1987 al 1994. Membro del consiglio permanente del Sinodo dei Vescovi dal 1987. Membro della Pontificia Commissione Giustizia e Pace dal 1992. Vice-presidente del CELAM (Consiglio dei Vescovi Latino-Americani) dal 1995 al 1998.
Come vescovo di Mariana ha dato un forte impulso pastorale. Tra le altre realizzazioni si possono citare: - l’organizzazione dell’Arcidiocesi in cinque regioni pastorali; - una particolare attenzione alla formazione permanente del clero; - organizzazione delle pastorali del: catechismo, liturgia, infanzia, minori, gioventù, vocazioni e ministeri, famigliare, … Inoltre investimenti nei mezzi di comunicazione, nell’organizzazione di opere sociali per l’educazione e la promozione dei giovani e dei poveri, assistenza di giovani e anziani. I molteplici impegni pastorali non gli hanno mai impedito di ascoltare e – se gli era possibile – aiutare chiunque bussasse alla porta di casa sua.
Ernesto Olivero, unito a dom Luciano da un’amicizia ventennale e profonda, così lo descrive: “Uomo che sa sperare contro ogni speranza, con la sapienza di un grande e la semplicità di un fanciullo. La sua pazienza è inesauribile, la sua bontà è grande. Non ha orario per mangiare o dormire, non si concede un attimo di riposo. Viaggia continuamente, in corriera, auto, aereo, per svolgere la sua missione. Utilizza con frequenza i mass media al servizio del Vangelo, evidenziando con estrema lucidità i problemi del suo Paese, del mondo e della Chiesa. È uno che non si accontenta di avere già fatto, ma fa, non si accontenta di avere già amato, ma ama continuamente. La sofferenza fisica è stata la sua compagna negli ultimi anni, ma non gli ha mai impedito di continuare ad amare”.
In un incidente automobilistico sulla strada da Belo Horizonte a Mariana nel febbraio del 1990 rimane gravemente ferito e padre Angelo Mosena, suo segretario, perde la vita. A seguito di questo incidente si succedono tantissime operazioni chirurgiche. A causa di trasfusioni dom Luciano contrae l’epatite C, che contribuirà al cancro al fegato, che lo porta a ricongiungersi con il Padre domenica 27 agosto 2006.
Info:
arqmariana.com.br