Tra messaggi e location

Pubblicato il 14-02-2022

di Elisa D’Adamo

Il linguaggio estetico per questa stagione fredda è denso di rimandi al passato e di racconti immaginifici sul prossimo futuro. I consigli e le suggestioni dalle passerelle autunno-inverno sono molteplici e sono raccontati con la consapevolezza che la moda è gioco e leggerezza ma anche strumento per diffondere nuovi messaggi e sane abitudini.

Molti stilisti, complice la necessità di limitare le attività al chiuso imposta dalla pandemia, fanno sfilare le loro modelle in ambienti differenti: spiagge, musei, installazioni urbane, strade. La moda rompe le righe delle location tradizionali e si fa cassa di risonanza di valori quali la tutela dell'ambiente e la riscoperta delle opere d'arte, denunciando al contempo le persistenti discriminazioni di genere e la difficoltà, soprattutto per le nuove generazioni, di vivere oltre lo schermo di un computer.

Ecco allora le creazioni dall'allure anni ‘90 di Saint Laurent, tra sabbia e blocchi di ghiaccio in una spiaggia vulcanica islandese; quelle dal sapore street style di Dolce&Gabbana in un coloratissimo maxi videogame e quelle di Rick Owens al Lido di Venezia in un gioco di silhouette composto da volumi over con maxi piumini e lunghe mascherine protettive in pendant con guanti e scarpe futuristiche. In un contesto fortemente globalizzato, i grattacieli urbani che fanno da cornice alla sfilata Missoni, sottolineano che Milano è ancora una piazza importante del fashion business internazionale mentre la passerella di Fendi ci ricorda, tra teche di vetro, capitelli e colonne romane, il potere del bello e della tradizione. La sfida del nostro presente sarà mantenere in equilibrio passato e futuro o creare nuovi codici estetici?

Elisa d’Adamo

NP Novembre 2021

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