Tailleur evergreen
Pubblicato il 25-04-2022
In questa stagione complessa, in bilico tra varianti e vaccini, aperture e restrizioni, torna un grande classico: monsieur le tailleur. Due pezzi rubati al guardaroba maschile, che hanno attraversato i decenni e che oggi tornano a sfilare, su strade e passerelle, rivisti nei colori e nei dettagli. Il tailleur trasmette sicurezza, fascino, stabilità e rimanda a un'idea di femminilità composta e fiera. Le soluzioni giacca e pantalone più attuali hanno un'attitudine sartoriale e sempiterna, sono spesso monocromatici e preziosi e, grazie all'utilizzo di lunghezze differenti e accessori contemporanei, vestono le donne di tutte le età.
Una delle prime immagini di questo capo risale al lontano 1933: sulla rivista Vogue America la famosa attrice Marlene Dietrich posò in affascinanti abiti maschili e, insieme alle divine Katharine Hepburn e Greta Garbo, consacrò il tailleur e lo stile androgino. Fino agli anni '50 però, il completo ordinario prevedeva giacca e gonna; negli anni '60 indossare un tailleur pantalone era quasi una provocazione e pochi erano i locali che ammettevano le donne “vestite da uomo”. Finalmente nel 1966 il grande stilista francese Yves Saint Laurent rivoluzionò i canoni estetici e propose lo smoking come capo in alternativa al classico abito da sera. Adattare un completo sartoriale maschile alla silhouette femminile fu un successo e aiutò a presentarsi più sicure e forti, senza perdere fascino ed eleganza. Gli anni '80 sono stati quelli dell'emancipazione femminile in ambito professionale: molte donne, grazie anche al power dressing, assumono posizioni apicali negli uffici, nelle aziende e in molti settori tipicamente maschili. Lo stilista Giorgio Armani, in quegli anni, smonta il tailleur pantalone per poi ricomporlo con grazia e sapienza. Un capo fluido e destrutturato, che diventa, sia in Italia che all'estero, quasi una divisa per il mondo del lavoro.
Oggi, in questi tempi difficili, il tailleur è nuovamente un passe-partout dall'indosso facile e mai banale, che regala qualche sicurezza in più in questo inverno 2022.
Elisa d’Adamo
NP Gennaio 2022