Leone

Pubblicato il 18-08-2022

di Renzo Agasso

C’è un vescovo tedesco che ha avuto il coraggio di sfidare Hitler. Si chiama Clemens August von Galen, pastore della diocesi di Munster dal 1933 alla morte (1946). Uno dei simboli della resistenza tedesca, chiamato “il leone di Munster”, per essersi opposto, in parole e opere, alla barbarie del regime nazista. Pio XII lo farà cardinale, Benedetto XVI lo beatificherà nel 2005.

Celeberrime sono tre prediche tenute nell’estate del 1941, Hitler al culmine del potere e della potenza, il nazismo lanciato alla conquista del mondo. Dal pulpito, il vescovo von Galen attacca il dittatore e il suo regime sanguinario. «Adesso non posso più tacere!», annuncia ai collaboratori, di fronte alle ennesime aggressioni e violenze naziste contro gli oppositori interni. Il 13 e il 20 luglio e il 3 agosto 1941 i fedeli di Munster ascoltano parole inaudite.

«Miei cari diocesani!... Già più volte e di recente abbiamo visto che la Gestapo, senza sentenza di un tribunale e privi di difesa, ha imprigionato cittadini tedeschi onesti, altamente stimati, e li ha privati della libertà, espulsi dalla regione e internati da qualche parte… Nessuno di noi è al sicuro, nemmeno se in coscienza fosse il cittadino più onesto e più fidato, sicuro di non venire un giorno prelevato dalla propria abitazione, spogliato della propria libertà, rinchiuso nelle cantine e nei campi di concentramento della polizia segreta di Stato. Io non mi faccio illusioni, sono cosciente che questo oggi, o un altro giorno, può accadere anche a me. E poiché allora io non potrò più parlare in pubblico, lo voglio fare oggi, voglio mettere in guardia pubblicamente a non procedere per questa via che, secondo la mia convinzione, provocherà la giusta punizione di Dio sugli uomini e porterà alla rovina e all’annientamento il nostro popolo e la nostra patria… E pertanto in nome del retto popolo tedesco, in nome della maestà della giustizia e nell’interesse della pace, elevo la mia voce, e a voce alta, come tedesco, come onesto cittadino, come rappresentante della religione cristiana, come vescovo cattolico, io grido: Noi chiediamo giustizia!».

Tra i capi nazisti, qualcuno vorrebbe impiccarlo. Le sue prediche vengono diffuse da volantini lanciati sulla Vestfalia dagli aerei alleati. Lui non tace e non si arrende. Condanna l’eutanasia. Denuncia anche i pericoli del comunismo. Finisce sulle pagine New York Times.

Hitler muore, travolto dalla sua stessa follia. E dal coraggio indomito del “leone di Munster”.

Renzo Agasso

NP Aprile 2022

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