La pace parte da me

Recentemente ho ricevuto la chiamata di una persona impegnata a diffondere messaggi positivi tra i giovani, soprattutto attraverso un progetto che raccoglie le voci di tanti ragazzi e ragazze che raccontano la loro esperienza di bene. Non lo conoscevo, ma tramite amici comuni mi ha chiesto di scrivere un piccolo testo sul tema della pace: l’idea mi è piaciuta molto ed è stata per me una grande occasione di riflessione.

La parola pace suscita tanti pensieri: il primo va all’Ucraina e a tutte le situazioni di conflitto che il mondo sta vivendo. Inoltre, ho subito rivisto nella mente le immagini dell’Arsenale invaso da migliaia di persone, la scorsa primavera: tanti che non si arrendevano al buio della guerra e si buttavano in prima linea per lanciare bombe di bene. Un’esperienza incredibile!

Oggi di quell’esperienza restano tanti volti nuovi impegnati nella quotidianità e nel nascondimento, ma a livello generale mi chiedo: ci siamo di nuovo abituati? Anche questa terribile ferita che continua ad insanguinare l’Europa rischia di essere dimenticata come tante altre guerre? Bisogna vigilare, ma soprattutto continuare a credere che la pace parte da me, dalle mie piccole scelte di ogni giorno. Ho ripensato a tutte quelle situazioni in cui io, nel mio piccolo, avrei potuto essere maggiormente un elemento di pace. Ed è nata una nuova motivazione: rendere ancora più bello e fiorente di frutti pacifici il mio metro quadrato. A partire dal centimetro che ho davanti. E centimetro più centimetro, metro più metro, la pace percorre i chilometri.

Dunque, dico “grazie” a coloro che stanno facendo tutto il loro possibile per non arrendersi, cercando di diffondere una mentalità positiva. Provo una grande gratitudine che sa di una tenerezza che scalda l’anima per la persona che mi ha chiamato e mi ha stimolato e per migliaia di silenziosi operatori di pace che con i loro gesti generano la possibilità di un mondo nuovo.


Roberto Lerda
NP gennaio 2023