De Gasperi cercasi

Pubblicato il 07-09-2021

di Renzo Agasso

«Ricorrono 140 anni dalla nascita di Alcide De Gasperi. La Repubblica ne ricorda la figura di padre fondatore e il Paese è riconoscente per la sua opera di artefice della ricostruzio­ne morale, civile, economica, demo­cratica, dopo la tragedia della guerra voluta dal fascismo. Ricostruzione, ripartenza, rinascita sono parole di allora che ricorrono in questi nostri giorni, in cui siamo duramente impegnati nel contrasto alla pandemia, con lo sguardo rivolto al futuro.

De Gasperi ebbe il coraggio di scelte difficili. (…) La sua capacità di visione contribuì a sviluppare il capitale di libertà conquistato con la Resisten­za in un ordinamento pienamente democratico, in una politica orientata alla lotta alla miseria, all'analfabeti­smo, al superamento di fratture sociali impedimento alla crescita del Paese. Riuscì a dare un nuovo fondamento all'idea di Patria, lontana dai nazio­nalismi regressivi che avevano gettato il Continente nella barbarie e lo fece anche aprendo le porte al risorgere dell'idea di Europa. La necessaria ricomposizione dell'unità naziona­le, dilaniata negli anni dell'alleanza nazi-fascista, trovava per De Gasperi una garanzia nella scelta occidentale e in quel progetto di unità europea, allora un ideale e oggi una straordina­ria opportunità oltre che una respon­sabilità storica.

"Non abbiamo il diritto di disperare!, disse lo statista trentino in un celebre discorso a Bruxelles. Nessuno può togliere ai giovani la speranza del futuro perché oscurerebbe il futuro dell'intera comunità. È questo un compito che accomuna quanti rive­stono responsabilità pubbliche e tutti i cittadini. Compito che nei momenti di crisi più acuta diviene ancora più esigente perché pone il bene comune nel massimo rilievo"».

Sono le parole del presidente galan­tuomo, Sergio Mattarella, in ricordo di Alcide De Gasperi, il padre e rico­struttore dell'Italia dopo il disastro del fascismo e della seconda guerra mondiale. È stato certamente il più grande statista del secolo ventesimo. Ma pure il più dimenticato. Bene ha fatto Mattarella a richiamarlo alla memoria collettiva, in tempi di vasto – e spesso giustificatissimo – discre­dito della politica e dei politici. Ci vorrebbe un novello De Gasperi. Non ce l'abbiamo. Però resta il suo lascito: onestà, generosità, intelligenza, senso dello Stato, spirito di servizio al bene comune. Per i cattolici ci sono anche fede e preghiera, fedeltà alla Chiesa e laicità della politica. Cercansi imita­tori.

 

Renzo Agasso
NP maggio 2021

 

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