13.11.09

Pubblicato il 30-10-2009

di Redazione Sermig

Caro amico,
quante volte durante la vita si pensa che tutto vada male? Quante volte si ha la tentazione di lasciare tutto, di abbandonarsi in balia del fato? Quante volte una mano amica, anche sconosciuta, ci aiuta ad alzarci?Ogni volta che si crede di aver perso tutto, ogni volta che ci si sente sprofondare, è proprio in quei momenti, che capita qualcosa che fa rinascere la speranza. La speranza di avere un futuro migliore, di avere una vita felice. E' bello ricominciare dopo tanti incubi a sognare. Noi come giovani possiamo fare molto più di quello che crediamo, possiamo essere una mano tesa verso chi ha smesso da tanto , troppo tempo, di sognare. Possiamo nel nostro piccolo essere portatori di speranza. Anche se in proporzione al resto del mondo del mondo ognuno di noi è solo un granello di sabbia, non dobbiamo dimenticare che tanti granelli insieme possono alzare anche la più alta delle montagne. E' la sabbia che diventa cemento, che unisce i mattoni.
Noi giovani non possiamo lasciarci trascinare dal resto del mondo: dobbiamo, con la nostra semplicità, con l'umiltà dei nostri cuori, con l'amore che solo noi sappiamo dare essere fonte di speranza; dobbiamo essere noi a trascinare il resto del mondo sulla giusta strada; dobbiamo farci portatori di un messaggio di fraternità che troppo spesso finisce dimenticato o rimpiazzata da menzogne, o venduto in cambio di fama e potere.
Il terzo Mondiale dei Giovani sarà un occasione importantissima per far sapere al mondo che noi giovani ci siamo, che non siamo dei problemi ma uno strumento di pace, sarà un'occasione per dimostrare che la speranza non muore mai e che dopo la notte c'è sempre l'alba.











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