Un antico massacro

Pubblicato il 04-02-2023

di Agnese Picco

Durante scavi effettuati nel 2017, vicino alla Città Vecchia di Gerusalemme, gli archeologi della Israel Antiquities Authority hanno rinvenuto una cisterna per l’acqua con resti ossei di 124 individui, alcuni dei quali con tracce di aggressione armata.

La cisterna, che si trova nel Russian Compound, è stata utilizzata in periodi differenti tra il II e il I secolo a.C. Il riempimento dello strato più alto, dunque più recente, conteneva frammenti ceramici in uso tra il I sec. a.C. e il I sec. d.C. Nel secondo strato c’erano i resti di 32 individui cremati, pratica comune durante il periodo romano.
Insieme a questi c’erano anche frammenti ceramici e oggetti di metallo, databili alla metà del I sec. a.C. Ma la scoperta più interessante riguarda il terzo strato.
Qui gli archeologi hanno rinvenuto gli scheletri di 124 individui la cui posizione scomposta e non connessa di alcune parti anatomiche ha fatto pensare che fossero stati buttati dentro la cisterna e non deposti con cura.

I risultati di uno studio sistematico condotto su 23 di questi individui, pubblicato sull’International Journal of Osteoarchaeology, hanno confermato questa ipotesi.
Dall’analisi osteologica infatti, si è potuto appurare che presentavano ferite mortali causate da armi da taglio o da corpi contundenti.
16 di loro erano stati decapitati. La composizione del gruppo, che comprende individui di tutte le fasce di età, dai neonati agli anziani, e di entrambi i sessi, e la posizione e l’inclinazione delle ferite, identificherebbero lo scenario di un massacro di civili disarmati.

Il periodo nel quale avvenne la deposizione dei corpi può gettare luce sulla drammatica vicenda. Gli archeologi hanno stimato trattarsi di un periodo compreso tra il tardo II sec. a.C. e l’inizio del I sec. a.C., quando Gerusalemme fu governata dagli Asmonei, una famiglia ebrea salita al potere dopo le lotte contro i Seleucidi, intorno alla metà del II sec. a.C. Il periodo del loro dominio fu caratterizzato da conflitti e repressioni. Ma fino a ora erano scarse le tracce archeologiche che potessero confermarlo. I corpi trovati nella cisterna potrebbero essere state proprio le vittime di un massacro, utilizzato dai capi politici come strumento di repressione sociale.
 

Agnese Picco
NP novembre 2022

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