Casa nostra

I grandi a volte si perdono in mille convenevoli di circostanza, i bambini vanno dritto al punto, senza fronzoli. Madina non ha tempo da perdere, dobbiamo andare a giocare e mentre mi tira per la maglia verso la sala giochi dà la risposta più bella, più vera. Cos'è il Sermig per te? Lo dice in russo: dom, casa. Non ha dubbi, nessuna esitazione. Tra una caramella rubata e la bocca piena di cioccolatini riesco a strapparle un'altra risposta. Qual è il tuo ricordo più bello? Qui tra le poche parole in russo che abbiamo imparato insieme e le tante parole in italiano che sa lei, non riusciamo comunque a fare un discorso molto lungo ma è sufficiente: io ero piccola, ora sono grande. Anche la mamma conferma: appena siamo volati qui, siamo subito stati accolti bene.

Sono passati due anni da quando ci conosciamo. Le mamme confabulano a lungo per trovare le parole più appropriate, per non dimenticare nessun nome tra i volontari, tutti vanno ringraziati a uno a uno, senza tralasciare nessuno. Per loro anche non c'è stato molto da pensare.
Alla domanda: cos'è il Sermig? La risposta è stata un coro di GRAZIE!

Ma solo con un grazie non ci scrivi un articolo e allora cercano di specificare trovando parole per dire qualcosa che non si riesce tanto a dire. Siamo insieme, viviamo come una grande famiglia dove sentiamo sostegno morale e materiale. Prima di arrivare qui, non ci aspettavamo di essere accolti così calorosamente, insieme ci siamo aiutati e il nostro vivere qui è a tratti persino divertente e c'è una preoccupazione speciale non solo per i bambini ma anche per i genitori dei bambini.

Sotto l'albero di Natale sono appena sbucati tanti regali: li ha portati Rita della Croce Rossa di Chieri. Il regalo più grande però è che stamattina la visita medica è andata bene. Aizada fra poco torna a casa. Nel frattempo chiama Assiel. Vuole sapere come stiamo. Lei è già a casa ma anche per lei pure il Sermig è casa.

Arsenale dell'Armonia
Maria Claudia Brunello
NP gennaio 2022