Una medaglia d'oro per l'INDIA

Pubblicato il 31-08-2009

di sandro


In questo momento vi scrivo dall’India che con un miliardo di abitanti, durante le Olimpiadi (ricordate?), ha portato a casa una sola medaglia e se fosse vero sarebbe proprio umiliante…

...di d. Renato Rosso



 Per chi, durante le Olimpiadi, ricorda di aver dato anche solo una rapida occhiata al medagliere (non solo alla parte alta: quella, per intenderci, riservata al primo mondo più la Cina) sarà sicuramente rimasto colpito dal fatto che l’India – un miliardo di abitanti – ha portato a casa una sola medaglia, e neanche del metallo più prezioso.

Ecco, se non vi è sfuggito questo, forse nessuno ci ha mai raccontato che contemporaneamente ad Atene 2004 c’erano in corso altre gare, in cui l’India (umiliata nei giochi) portava alla ribalta un’anonima campionessa olimpica della solidarietà… che probabilmente non verrà ricordata negli annali, se non sulle pagine di Giovanipace.org…
Le Olimpiadi ancora una volta ci hanno mostrato come i giovani siano capaci di allenare il proprio corpo per prestazioni fisiche straordinarie e anche capaci di un equilibrio psichico che richiede fatiche non comuni: lunghi anni di esercizi senza mai scoraggiarsi. Durante gli allenamenti hanno dovuto imparare a perdere tante volte per essere poi capaci di vincere. In ogni caso queste riflessioni sono già state fatte.

In questo momento vi scrivo dall’India che con un miliardo di abitanti, si è detto, che ha portato a casa una sola medaglia d'argento e se fosse vero sarebbe proprio umiliante.
Voglio ricordare ai miei amici che questo Paese non ha solo vinto una medaglia d'argento, ma ne ha vinte molte altre non riconosciute perché molti dei suoi atleti anonimi non hanno partecipato ad Atene. Riporterò qui solo la vittoria di una medaglia d'oro e penso una delle più preziose che siano mai state vinte.
Il fatto si riferisce all'alluvione. Quasi ogni anno Bangladesh e India sono accomunati da una medesima disgrazia che è appunto l’alluvione stesso. Esso inizia nelle grandi pianure a nord-ovest dell’India e si estende a tutto il delta del Gange nella grande risaia del Bangalese. Anche quest'anno è arrivato purtroppo puntuale uccidendo 500 persone nel solo Bangladesh travolte dalla furia dell’acqua, ma provocando migliaia di vittime dopo le inondazioni stesse a causa di epidemie, mancanza di acqua potabile, di viveri e specialmente l’impossibilità di raggiungere i disastrati.
 L’India e specialmente lo Stato dell’Orissa è stata teatro di questa calamità, ma anche luogo dove si è svolto uno straordinario avvenimento di solidarietà. Una giovane ragazza fu la prima a rendersi conto che un villaggio era stato isolato dai soccorsi. La distanza era di un’ora e mezza di barca. La giovane aveva una piccola barca a due posti e invitò gli amici specialmente gli uomini più robusti di lei ad andare in soccorso del villaggio sfortunato. Nessuno ebbe il coraggio di seguirla. Partì da sola e dopo tre ore arrivò con il primo riscattato.

Nuovamente spiegò la situazione con dettagli, ma nessuno ebbe la forza di seguire quell’impresa e lei ripartì ancora da sola. Dopo altre tre ore ritornò con il secondo salvato. A quel punto, arrivando la notte, gli amici non solo non la seguirono, ma la ostacolarono in tutti i modi perché si trattava di voler raggiungere quel villaggio senza punti di riferimento su un fiume in piena e per di più sconosciuto (infatti l’alluvione occupa spazi che non sono quelli convenzionali) era un’impresa al limite del buon senso.
Lei ripartì orientandosi con la disperazione di coloro che l’aspettavano. Tre ore dopo un altro in salvo. Remò tutta la notte e non si fermò nemmeno il giorno seguente. Remò per trentasei ore riportando dodici persone in salvo. Per questa sua impresa ha pure ricevuto un riconoscimento, ma a questo lei non ci aveva assolutamente pensato.
Ad Atene non cèra. Anche nelle gare di canottaggio penso non avrebbe vinto. A lei sarebbe mancata la velocità, lo scatto, l’abilità richiesta da quel tipo di competizione, ma vi assicuro che la sua “medaglia d’oro”, che aveva già ricevuto prima dell’apoteosi greca, valeva un’Olimpiade da sola!
d. Renato Rosso





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