Un piccolo grande dono

Pubblicato il 01-02-2024

di Arsenale dell’Incontro

In questo periodo qui all’Arsenale dell’Incontro stiamo incontrando tutti i genitori dei bambini e dei ragazzi che ci frequentano, per cercare di coinvolgerli il più possibile nel percorso formativo e condividere anche con loro il sogno e il progetto dell’Arsenale.

Qualche settimana fa abbiamo invitato i genitori dei nuovi iscritti, proponendo un colloquio individuale con gli educatori e i terapisti e poi un incontro tutti insieme con noi. Quella mattina uno dei papà entra al centralino con la faccia stanca. I vestiti da lavoro e le sue mani mostrano i segni di una vita che non si risparmia. Con tono gentile ma anche determinato ci dice: «Sono venuto per gli incontri, ma ho fretta, devo andare a lavorare! Fatemi firmare i fogli che è necessario firmare e poi vado». Con pazienza – ma altrettanta determinazione – gli diciamo che, pur capendo la sua fretta, avevamo bisogno che quella mattina ci regalasse un momento in più, facendo il colloquio individuale e fermandosi poi alla riunione. Aggiungiamo che non era per noi che glielo chiedevamo, ma per suo figlio, che ha bisogno che il servizio che riceve qui venga completato a casa, nella vita quotidiana. Per fortuna all’inizio dell’incontro mancava solo una decina di minuti e così, dopo qualche resistenza, questo papà si convince a restare. Lo perdiamo di vista in mezzo agli altri genitori mentre, di fronte a una cinquantina di mamme e papà, raccontiamo il sogno dell’Arsenale, il desiderio di essere casa insieme, l’importanza che ognuno dia il suo contributo e faccia la sua parte, perché solo così questa può essere veramente la casa di tutti. Diciamo che magari qualcuno tra loro ha dei talenti che può condividere e mettere a servizio, anche attraverso il proprio mestiere: se ci fossero elettricisti, idraulici, carpentieri, questi potrebbero contribuire a un pezzetto dei lavori di manutenzione, se qualcuno fosse esperto in agricoltura o giardinaggio o cucina potrebbe darci una mano nei laboratori... Alla fine dell’incontro quel papà torna al centralino, la faccia non è più stanca e ha gli occhi che brillano. Ci dice: «Grazie che avete insistito mi fermassi all’incontro, è stato davvero bello. Non avrei mai pensato di avere modo di fare qualcosa per voi, ma invece ora ho capito che posso! Io sono un imbianchino, qualunque cosa dobbiate dipingere contate pure su di me, davvero, ci tengo!». Probabilmente era la prima volta che vedeva nella fatica del suo lavoro la possibilità di farne un dono per qualcuno.

Qualche giorno dopo uno degli autisti viene a informarci che uno dei nostri autobus ha assoluto bisogno di essere ridipinto, ma il lavoro costa molto... Gli chiediamo di provare a telefonare al papà imbianchino che con gioia accetta: noi compriamo i materiali, lui ci regala il lavoro. Quando ci riconsegna l’autobus tirato a lucido ci chiede di poter fare una foto: la terrà come ricordo di questo piccolo grande dono che lo ha fatto felice. Gli diciamo che, guardandola, senta sempre il nostro grazie, perché il regalo che ci ha fatto è davvero prezioso, e anche quello di tutti i nostri piccoli, che ora grazie a lui hanno un autobus che sembra nuovo! Si capisce che ne è fiero... poi aggiunge: «Grazie della cura che avete per mio figlio Amir. Quello che ho fatto io è il minimo».

Da quel giorno la gioia negli occhi di quest’uomo ogni volta che torna con Amir all’Arsenale ci fa capire che davvero aiutarci lo ha fatto felice. E soprattutto lo ha aiutato a sentirsi “di casa” in mezzo a noi. Ci piacerebbe fosse questo lo spirito con cui ci prepariamo al Natale di quest’anno, ormai alle porte. Ancora una volta sarà un Natale difficile, che per molti sarà segnato dalla sofferenza e dalla guerra. Ma abbiamo la possibilità di renderlo un piccolo grande dono per qualcuno. Abbiamo la possibilità di far sentire le persone che la vita ci fa incontrare “di casa” in mezzo a noi. Allora sarà Natale. Per loro e per noi. Perché ancora una volta toccheremo con mano insieme che la luce annulla il buio. Sempre.

La Fraternità del Sermig in Giordania

NP Dicembre 2023

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