Tu chiamale se vuoi opinioni...

Pubblicato il 14-07-2023

di Michelangelo Dotta

È ormai da mesi che ogni telegiornale, Rai, Mediaset, Sky e via dicendo, apre ogni edizione con una serie di servizi sulle scorribande della triade di governo che puntualmente si attiva, nel bene e nel male, per fare da pittoresco contraltare alle vicende del nostro strano Paese.

È sacrosanto diritto della politica intervenire attraverso i suoi rappresentanti, pronunciarsi e prendere posizione sugli accadimenti che a vario titolo riguardano il quotidiano e il futuro prossimo di tutti ma, ciò che lascia più perplessi, è l’estrema pochezza, quando non superficialità, dei loro volti e delle loro parole. I ruoli, nonostante tutto, hanno ancora nell’immaginario collettivo, un peso e una potenza che sempre più spesso sfuggono a chi li ricopre; un presidente, un ministro, un segretario di partito non sono “conquiste” che premiano l’eletto di turno, ma “simboli” che delineano un potere politico in cui la gente dovrebbe riconoscersi e credere, ma tant’è … proseguendo poi in tema TG ormai a reti unificate, dopo l’ampia apertura dedicata alla maggioranza e alle sue posizioni sui vari focus del giorno, si passa in genere al contenzioso di turno sulla “Comunità Europea” che sempre viene dipinta più come “competitor” che come alleato dell’Italia, dai migranti alle concessioni balneari le occasioni non mancano e il teatrino si fa più vivace perché parla alla pancia dell’elettorato medio.

A seguire mediamente la cronaca, tragedia della strada o femminicidio e il consueto appuntamento con il corteo degli anarchici, Cospito e il 41bis. A questo punto arriva la guerra, ormai retrocessa in classifica, con i consueti collegamenti con Mosca, Kiev e New York e le rassicurazioni del politico di turno sul sostegno del nostro Paese e il rifinanziamento del pacchetto armamenti all’Ucraina; distinguo delle varie correnti, opposizione altalenante, no deciso e totale di Conte (ormai quasi considerato un putiniano fuori dal coro). Qualche pillola di attualità casereccia, una sfilata di moda, l’inaugurazione di una mostra o di un salone, i cinghiali con la peste suina e un reportage sul basso livello del Po per concludere con il ritorno alle esibizioni canore della Pausini dopo cinque anni di assenza e l’anteprima di una nuova spettacolare pellicola presto nelle nostre sale. Collegamento con Fazio che presenta alcuni ospiti … sigla … pubblicità.

Nessuno sembra interrogarsi sulla scomparsa delle opinioni, della diversità dei punti di vista, del contraddittorio e, con la mente sgombra da pericolosi interrogativi, tutti si avviano rilassati verso una deliziosa serata targata Netflix.


Michelangelo Dotta
NP aprile 2023

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