Tra cristalli e Diamanti, le sbarre

Pubblicato il 31-08-2009

di Redazione Sermig


Eccoci qui, noi, prigionieri di parole, arrestati dai ricordi, in una vita non voluta e in un amore da trovare. Noi, cullati dall'acido rumore di sbarre percosse, con la libertà fra i denti e il tempo che non passa, chiusi.

Ermanno Eandi

In questa antologia, i nostri versi sono riusciti ad evadere, a dire al mondo che abbiamo un anima, che soffriamo e abbiamo bisogno di amare.

La palla avvelenata che ci ha colpito è stata scagliata dalla follia di una vita, dal gusto dell'ingiusto, dalla mancanza di un amore o dalla bambagia di aver troppo e così, noi, centravanti del barbaro gioco di chi vuole sbagliare, entriamo negli spogliatoi della nostra anima e nudi traduciamo in versi la nostra esistenza.

Non vogliamo dimostrare nulla! Non cerchiamo compassione o facile consensi!

Siamo poeti e basta! Abbiamo spezzato le catene della fantasia, liberi vi doniamo le nostre poesie con l'autenticità e il cuore di chi ama. Tra cristalli di lacrime dedicati ad amori lontani e diamanti di pura sensibilità, le sbarre, il carcere protagonista, dove ci si trova soli con i rimorsi ed i rimpianti, nelle notti solitarie sbocciano versi di uomini in viaggio verso il perdono.

Ognuno di noi è prigioniero di qualcosa, le sbarre della vita sono tante; voi uomini liberi, ladri di ricordi braccati dal presente, provate ad entrare in questo manuale di sopravvivenza umana e pagina dopo pagina, scoprirete che i sentimenti sono sempre gli stessi, che l'uomo - amore non muore mai e il danno piÙ grosso lo
procurano i preconcetti e le indifferenze, prendiamoci tutti per mano e voliamo insieme verso la gioia perché.

Il vero sbaglio non è l'errore ma il non pentirsi
Ermanno Eandi

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