La fragranza del sogno
Pubblicato il 30-05-2023
Certe volte capita che l’archivio di un fotografo possa trasformarsi da memoria individuale a memoria collettiva. Quella sezione di memoria dove l’empatia non viene mai intaccata dalla muffa dell’indifferenza e dove il sentimento non potrà mai essere una questione di mera obsolescenza.
È il caso di questa fotografia che scattai una mattina in Angola, a Benguela città di 1Omila abitanti a 45O km a sud di Luanda, la capitale dello Stato africano disteso lungo la costa dell’Oceano Atlantico.
Ci arrivai un paio di anni dopo la fine della guerra civile per l’indipendenza, e la cosa che colpiva di più era la scarsità di infrastrutture, la corruzione e la violenza ancora diffusa.
Feci amicizia con un gruppo di giovani studenti appassionati di musica che mi portarono a spasso per documentare il luogo.
Sulla spiaggia, poco distante dal mercato del pesce, salimmo le scale di una struttura fatiscente in cemento armato, dove sul battuto erano distesi diversi sacchi di iuta e il pesce fresco veniva esposto per farlo essiccare.
In mezzo a quella puzza “disgustosa” mi colpirono due bambini che, anziché giocare come molti altri, erano intenti a discutere fra di loro in una lunga, intima conversazione. Sullo sfondo, gente, forse marinai che scrutavano l’orizzonte.
Senza pormi troppe domande realizzai l’unico scatto: avevo terminato i rullini.
Dopo ho preteso di sapere il loro nome, diedi una penna a biro a testa, delle gomme da masticare e così venni a sapere che il maschietto si chiamava Akili, che in lingua swahili significa “luminoso e intelligente”.
Medard, la bambina, invece, nella lingua locale vuol dire “buona e coraggiosa”.
È stato impossibile sentire cosa si stessero dicendo quei due. Tuttavia a me piace immaginare che i loro bei sogni fossero comuni e lontani da quel luogo: un paio di scarpe nuove, vestiti puliti, un buon profumo di marca, seguendo una rotta verso un futuro sereno, prospero. Un miraggio che prende forma dall’altra parte del mare, anche sotto forma di odori – magari pure loro disgustosi – ma, per chi si sente senza futuro, spacciato, sembrano essere sempre i più buoni e attirano, perché in fondo si tratta della “fragranza del sogno”.
© 2023 Luca Periotto
NP marzo 2023