L'avversario mai nemico

Domenica 15 gennaio al PalaSermig abbiamo vinto la coppa Italia e siamo diventati campioni regionali (Piemonte e Valle D’Aosta) di Calcio a Cinque!

Abbiamo regalato questa festa incredibile a un PalaSermig gremito di persone, venute tutte a sostenere chi sul campo ha combattuto da leone, senza mai mollare, finendo con 5-0 la nostra partita.
Non c’era più un posto libero: bimbi che hanno corso tutto il tempo con i loro palloni nel corridoio davanti le tribune, esperti del mondo del futsal, giocatori di altre squadre, ma soprattutto i nostri ragazzi e le nostre ragazze delle giovanili, dai primi calci e minivolley ai giovanotti dell’under17.

È stata una festa. Non un insulto, non una contestazione, non un’aggressione. Solo sano tifo con tamburi, bandiere e tutta la voce che uno ha. La voce per non contro, la voce per sostenere la propria squadra, non per demolire l’altra.

Per questo è stata una festa. La festa dello sport. Portare la nostra maglia con su stampata la bandiera della Pace ci ricorda che lo sport è un linguaggio privilegiato che può promuovere la pace e l'inclusione: ma quanta fatica per realizzare questa potenzialità! Sappiamo bene infatti come nello sport, in campo e sugli spalti, possono scatenarsi anche piccole guerre. Chi di noi accompagna i figli alle partite o va allo stadio o nei palazzetti sa quanto sia facile scivolare nella ostilità verso arbitri e avversari. E lo sport smette di essere una festa.
La competizione diventa rivalità. La voglia di vincere diventa desiderio di mortificare. Il tifo l'occasione per sfogare la rabbia.

Costruire la pace per noi all'Arsenale dello Sport, in ogni allenamento, in ogni partita, è esercitarci, a volte forzarci, vigilando gli uni sugli altri, a fare del nostro meglio per vincere la partita ma considerando l'avversario mai nemico.
Riuscirci nello sport è un gran allenamento che quasi per osmosi passa nelle vicende della nostra vita anche fuori dal campo e dagli spalti.


Elena Canalis
NP febbraio 2023