Io e te

Pubblicato il 04-06-2019

di Redazione Sermig

Susanna Tamaro ospite dell’Università del Dialogo del Sermig

DIVERSI
Da tutta la vita convivo con la sindrome di Asperger. Sentirsi diversa mi ha insegnato a non essere mai conformista, a non pensare mai quello che si “deve” pensare, quello che pensano gli altri. Bisogna fare sempre delle scelte molto personali perché quando sei diverso in qualche modo sei sempre in contatto con il tuo cuore, non hai bisogno del potere. Sai che non ti riguarda, dunque vivi in relazione con il tuo cuore. È faticoso sentirsi diversi, ma è comunque è una ricchezza perché non ti uniformi. Ti prepari a questo un po’ con la forza di carattere e d’animo, con la vita interiore, con l’essere sempre profondamente te stesso. Uno dei problemi della società, e adesso più che mai, è quello delle maschere. Tu devi aderire a tanti ruoli diversi, mettendo da parte la profondità. Eppure, se noi siamo estranei al nostro cuore restiamo anche estranei alla nostra vita e non ameremo mai la vita. Se tu non sei nel tuo cuore non puoi capire e non puoi amare la vita.

AMICIZIA
Io mi sono salvata perché ho avuto sempre degli amici che vedevano al di là delle mie difficoltà, che vedevano chi ero e mi hanno sempre voluto bene e sostenuta in tutti questi anni. Senza amici non si sopravvive. Secondo me la vita senza amici è una vita senza senso. Però devi trovare qualcuno che “ti vede”. L’amicizia porta pace, perché noi nasciamo per essere per l’altro, noi ci realizziamo con l’altro. Questa società ci dice che dobbiamo vivere per essere più perfetti, più performanti, più furbi, più tutto... Invece questo è segno di una solitudine estrema. In realtà la vita è bella quando la vivi in comunione con gli altri che ti sono vicini, con cui puoi condividere, abbiamo un’umanità da mettere insieme. Ce lo dimentichiamo spesso, ma una delle cose fondanti dell’umanità è essere curioso dell’altro, è esistere nello sguardo dell’altro, è capire ed essere capito. E anche aiutarsi nei momenti di difficoltà...

DIO
Non c’è luce nel mondo se non si guarda con gli occhi del Creatore. Il mondo è molto grigio, molto ottuso e se tu non sai guardare la bellezza del creato attraverso la luce del Creatore vivi un’enorme povertà. Noi abbiamo bisogno di vedere sguardi illuminati: quando una persona ha una luce dentro lo vedi dagli occhi. Anche Dio ci guarda così.

Redazione
Università del Dialogo

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