Con occhi nuovi

Pubblicato il 02-10-2023

di Corrado Avagnina

Sta passando un’estate ancora una volta finita sopra le righe, anche tragiche e disastrose, dalle nostre parti, nel segno degli incendi da una parte e delle bufere di grandine e vento dall’altra. E ci si è trovati, ancora una volta, a fare i conti con un disequilibrio marcato, in cui i cambiamenti climatici ormai sono all’ordine del giorno e in cui non manca la micidiale mano dell’uomo (a innescare fiamme dolose). Un mix devastante. Insomma una stagione che ha di nuovo segnato in misura forte e impressionante le criticità del nostro tempo in pesante chiaroscuro. Però l’estate non ha perso l’appeal radicato, sempre presente nell’aria che tira dentro l’afa, che reclama una pausa, immaginando qualche tratto di vacanza. Le informazioni mediatiche ci hanno riproposto i movimenti vacanzieri, con il risalto consueto alle code, al traffico, agli intasamenti, al caldo opprimente, al caro prezzi… e via discorrendo. Resta il fatto che non tutti hanno potuto andare in ferie, così come resta da annotare che la vacanza dovrebbe essere un diritto-dovere che poi non si avvera per tanti.

In ogni caso i ritmi della vita e delle attività hanno rallentato, ancora tanti i cartelli chiuso per ferie, e molti i segnali per cui – come si dice – ne riparliamo a settembre. Una sosta ci vorrebbe, non scordando mai che mentre qualcuno riposa ci sono altri che provvedono ai servizi indispensabili per tutti. Insomma la vita non è a compartimenti stagni, si è tutti in qualche misura intrecciati e interdipendenti. C’è sempre da esserne avvertiti. E poi – in queste settimane un po’ rallentate – ci sono opportunità da cogliere. Innanzitutto la pratica del riposo. Non siamo di ferro. Abbiamo bisogno di staccare la spina, per non perdere la rotta e per ritrovare valori di umanità che sono indispensabili. A livello familiare, comunitario, di condivisione allargata su tanti fronti. Un riposo che dia respiro anche all’animo: chissà se nel girovagare estivo non ci sia stato spazio e tempo per fermarsi in luoghi di spiritualità e rinfrescare un po’ le ragioni di fondo del camminare da credenti, spesso distratti? E poi l’estate nostrana ha riservato tanti appuntamenti che pescano nella tradizione o che si vestono di novità, nelle feste e ricorrenze di paese, in cui il richiamo religioso si intreccia con la convivialità, la musica, il folklore… E, su tutto, spicchi di allegria per coltivare legami di comunità che sono sempre vitali, facendo stop – per qualche momento – agli affanni che tallonano. Ma se il caro vita ha suggerito qualche sobrietà da mettere in conto soprattutto nel budget familiare delle vacanze, forse una gratificazione di valore la si è potuta perseguire, ed è stata quella di portarsi appresso un paio di buoni libri. Le pagine scritte aiutano sempre, anche ad avere occhi nuovi su tutto il resto dell’anno. 

Corrado Avagnina

NP Agosto-Settembre 2023

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