Trasparenza e partecipazione

Pubblicato il 11-03-2022

di Gianfranco Cattai

Leggevo che dal Pnrr saranno destinati 252 milioni alle Case Popolari in Lombardia e 85,5 milioni in Piemonte. O ancora leggevo che per il Piemonte ci saranno oltre 205 milioni di euro per quasi 600 interventi che coinvolgeranno 388 comuni attraverso i fondi stanziati dal Viminale, nell'ambito delle risorse europee del Piano nazionale di ripresa e resilienza. Bene. Però attenzione. «É quanto mai necessario il consenso, la cooperazione e la comprensione della cittadinanza, che non deve attribuire all'Amministrazione magici poteri ed attendere soluzioni miracolose». La frase è di Sebastiano Foti in occasione del suo insediamento come sindaco di Caltagirone nel lontano 15 aprile 1946. Quanto è di attualità. La delusione dalla politica e dalla capacità di amministrare le città ed il ben comune l'abbiamo provata con un assenteismo fortissimo in alcune grandi poli urbani alle ultime elezioni amministrative. I finanziamenti importanti e significativi del Pnrr avranno un effetto di migliorare le condizioni vita e lo sviluppo delle persone nella misura in cui saranno compresi e condivisi dalla comunità ed in particolare dalla società civile.

La trasparenza quindi è il primo elemento fondamentale. A chi cerca i dati non riesce di trovarli da nessuna parte. Quello che interessa a ciascuno è quanto sarà destinato al suo comune e alla sua comunità. Soprattutto ai piccoli comuni (e sono la maggioranza) interessa per poterne parlare direttamente con il sindaco. E capire che cosa ci si attrezza a fare in una logica di bene comune e di sussidiarietà. Due principi fondamentali e presupposti essenziali per costruire con la cittadinanza attiva lo sviluppo territoriale. Quindi trasparenza dei dati per innescare i presupposti della partecipazione. Non c'è tempo da perdere. Il Pnrr non è un fondo per sviluppare l'Italia in modo astratto ma perché cresca la capacità, la competenza, la dignità degli italiani (amministratori, imprenditori, terzo settore) nel creare posti di lavoro, nel rispettare il creato (l'ambiente), nel favorire calore nei rapporti sociali, nel garantire speranza e futuro ai giovani, nell'assicurare agli anziani una vecchiaia felice e nel sostenere le giovani coppie a non avere paura di mettere al mondo dei figli. Accanto alla giusta preoccupazione di investire nel rispetto dei tempi i fondi, di procedere nel rispetto delle regole amministrative burocratiche non va dimenticato che la persona deve essere al centro. Tutte le persone anche i più indifesi. Una sfida interessante per tutti noi.


Gianfranco Cattai
NP dicembre 2021

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