Rai come servizio pubblico

Pubblicato il 10-09-2020

di Davide Bracco

Avete mai provato RaiPlay? Credo di sì ma per i ritardatari mi piace elogiare una delle piccole innovazioni che possono davvero aiutare a passare il tempo libero (e purtroppo sappiamo quanto ne abbiamo in questo periodo di tregua forzata) in maniera intelligente. RaiPlay è un sito e una app gratuitamente scaricabile che permette di vedere i programma RAI della settimana ma anche e soprattutto rivedere film, documentari, fiction e sceneggiati prodotti negli ultimi decenni.

Un tesoro di visioni che perse in teche inaccessibili è da alcuni mesi disponibile alla curiosità di tanti. Un servizio che fa onore alla RAI che per una volta si dimostra davvero la più importante industria culturale del paese.

Una industria che negli anni ‘70 finanziò alcuni lavori di uno dei più famosi registi del cinema italiano, quel Roberto Rossellini considerato con Roma città aperta l’inventore del neorealismo. Un cinema il suo che fin dall’inizio ruppe con il passato e fondò una estetica basata su una narrazione cinematografica piana ed illustrativa portata avanti da una recitazione tradizionale di attori talvolta presi dalla strada.

Dopo decenni di cinema e ormai 50 anni fa Rossellini portò alle estreme conseguenze la sua poetica e si avvicinò al medium più popolare capace di permettergli, senza condizionamenti economici e commerciali, di proseguire il suo progetto didascalico e informativo arrivando tramite la televisione nelle case di tanti.

Nascono quindi lavori che hanno un intento informativo che non doveva essere condizionato da suggestioni formali ma che doveva veicolare messaggi e contenuti per uno spettatore che avesse voglia di vivere la visione con una partecipazione attiva, disponibile alla conoscenza.

Alcuni titoli : La presa del potere di Luigi XIV è un lavoro del 1969 sull’affermarsi del potere assoluto in Francia, Socrate del 1971 tratteggia la crisi di una cultura e l’affermazione della libertà del sapere e della dignità morale dell’uomo così come in Pascal e Agostino di Ippona (1971/72). Rossellini si avvicina alla conoscenza filosofica, della fede religiosa e dell’indipendenza intellettuale dell’uomo.

Non tutti sono visibili su RaiPlay ma uno in particolare si può seguire. Si tratta degli Atti degli Apostoli, una ciclo di 5 puntate sull’avvento e la diffusione del cristianesimo dalla Pentecoste alla prigionia romana di Paolo.

Un suggerimento di visione che – va ribadito – richiede una partecipazione attiva nello spettatore curioso di riscoprire nel passato le ragioni fondative del nostro presente. Ma non sempre capita che la tv ci aiuti a sviluppare “ virtute e canoscenza”.

Davide Bracco
NP giugno / luglio 2020

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