Le Poste in gioco

Pubblicato il 03-05-2023

di Gianfranco Cattai

Lo scorso numero avevo accennato al volontariato nelle Poste Italiane. Non avevo proprio informazioni rispetto a quello che stava maturando tra Poste Italiane e Forum del Terzo Settore Nazionale. Volentieri quindi fornisco alcune informazioni che nel frattempo sono state rese pubbliche.

Nell’attuazione del protocollo di intesa tra il Forum e Poste Italiane, siglato circa un anno fa, il Forum ha inviato ai suoi associati il programma di volontariato d’impresa di Poste. Promosso nell’ambito della responsabilità sociale, il volontariato d’impresa rappresenta una scelta etica di Poste Italiane e un impegno concreto verso la comunità, in coerenza con i valori e i principi affermati nel Codice Etico e nelle Politiche di Sostenibilità.

Per rendere sistematico, proattivo e sempre più ampio l’apporto che Poste Italiane intende dare in tale ambito, nella seconda metà del mese di febbraio 2023, verrà attivata una piattaforma aziendale – la prima in Italia - dedicata alla promozione delle progettualità proposte dal Terzo settore ai fini dell’ingaggio dei 120mila dipendenti di Poste come volontari, cui si aggiungeranno anche gli ex dipendenti in quiescenza, e che sarà rivolta in questa prima fase a un numero massimo di 50 enti del terzo settore. Gli ETS (Enti Terzo Settore) associati al Forum sono quindi invitati a presentare proposte per ospitare i volontari di Poste Italiane. Quale progettualità metteranno in campo gli enti del terzo settore, con quale creatività procederanno per affrontare risposte di senso rispetto al mondo reale?

Qui sta ora la vera sfida. Però intanto i complimenti vanno a entrambe le parti perché Poste Italiane rappresentano il servizio più diffuso nei comuni italiani e il Forum del Terzo Settore è il luogo di convergenza della maggioranza degli organismi italiani. Ovviamente saranno poi le persone nei singoli luoghi a dare le risposte di qualità. Ma l’impianto resta importante.

L’Italia è il Paese d’Europa dove la società civile è maggiormente organizzata: di questo dobbiamo tenerne conto. Come dobbiamo però tenere conto che: «Il percorso di inquadramento di tante forme di volontariato nella legge sul Terzo Settore può correre il rischio di spegnere il volontariato umile e gratuito. Le comunità cristiane e i pastori non dovranno smettere di favorire un volontariato disponibile, che sia semplicemente gratuito». Lo ha detto recentemente il vescovo di Novara, monsignor Franco Giulio Brambilla, nel corso dell'omelia della festa di San Gaudenzio. Un tempo quindi di ripensamento e riprogettazione di servizi alla persona, di riflessione su come smettere di anteporre l’io di ciascuno – me compreso – alla dimensione del “noi” come progetto di comunità e di società.


Gianfranco Cattai
NP febbraio 2023

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