Faccio eros non sesso

Pubblicato il 24-08-2020

di Flaminia Morandi

In Italia un adolescente su 5 ha un rapporto sessuale prima dei 14 anni. Solo qualche anno fa erano 16, 17 anni. Una tendenza condivisa con tutto il pianeta e c’è chi sta peggio di noi. Al bombardamento compulsivo di sesso (con i suoi corollari di sostanze) non si salva chi come i ragazzi vive nel web. Le conseguenze sono drammatiche: la verginità vissuta dalle ragazzine come un impiccio di cui liberarsi al più presto, l’aumento degli aborti a 15, 16 anni, il terrore dei maschi di non farcela, l’acquisto del viagra in rete. E a lungo termine: impotenza, perversioni sessuali, perfino suicidi.

È una delle tante terribili derive dell’accelerazione frenetica che l’umanità ha preso negli ultimi 50 anni, in cui sono avvenuti più cambiamenti che in tutti i secoli precedenti. I ragazzini si sentono in obbligo di fare sesso prima di prendere coscienza di che cos’è davvero il desiderio. E il punto è proprio qui: che cos’è il desiderio, qual è il suo obiettivo.

Il desiderio è un sintomo. È un segnale, un richiamo, come ogni manifestazione del nostro corpo e del creato. Anche un raffreddore può avere un significato trascendente, anche un temporale o una bella giornata di sole, la costituzione di un atomo, la formula matematica perfetta che c’è dietro ogni fenomeno, l’armonia della musica, il mondo dei numeri, la corrispondenza tra numeri e parole (di cui gli esegeti rabbinici non a caso erano tanto esperti).

Figuriamoci il sesso, atto che dà origine alla vita, dunque mette in contatto diretto la carne umana e lo Spirito divino che riempie l’universo. L’interpretazione di tutto ciò che esiste non può mai essere orizzontale. L’astuzia del diavolo, dice Massimo il Confessore, consiste nel distogliere l’intelligenza dell’uomo da Dio, fissandola sulle cose: l’uomo le vuole possedere da usurpatore e non da re-sacerdote dell’universo come era stato pensato. E così fallisce il bersaglio della sua realizzazione, perché il suo vero potere invece è leggere in tutte le cose i logoi, le essenze spirituali, esprimerle e coltivarle nel giardino del mondo svelandone la bellezza.

È significativo che la letteratura rabbinica nata dallo studio della Bibbia non tratti mai il sesso a sé, ma sempre all’interno della riflessione su tutto l’uomo. Il sesso non è un pezzo, è il tutto, è un grido del tutto. Platone diceva: il desiderio grida l’immortalità, contesta la morte, e ha due strade per farlo, la continuazione della specie e la contemplazione della realtà celeste. Il desiderio soddisfatto troppo presto, prima di avere imparato a guardare oltre l’apparenza nella profondità delle persone, dei fenomeni, delle cose, invece di diventare fonte di vita diventa fonte di morte.

Il desiderio che si vuole compiere nel corpo non viene dal corpo, dice Clemente d’Alessandria. L’eros fisico è figura del tuo desiderio di Dio, dice Giovanni Climaco.
L’eros che senti è parte dell’Eros divino, dell’energia della Creazione. Se vuoi averne dentro un raggio, se vuoi essere creativo, se vuoi realizzare in pieno te stesso, immergiti nell’Eros di Dio, non scambiarlo con la moneta vile del sesso a consumo.

Flaminia Morandi
NP maggio 2016

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