Città-dinanzi

Pubblicato il 18-09-2022

di Gianfranco Cattai

È lo stimolante tema-percorso del 70o congresso della Federazione universitaria cattolica italiana.
Leggiamo dal loro invito: «Mentre l’angoscia per la Pandemia parrebbe stare lasciando il posto all’angoscia della guerra non può non rinnovarsi la Speranza che ci è propria perché giovani ma, soprattutto, perché cristiani. A questa speranza uniamo le speranze legate ai percorsi federativi di questi anni: il percorso di ripensamento che, tappa dopo tappa, ci sta preparando agli Stati generali di Fiesole, le tensioni per la nuova Proposta formativa, l’inizio di un percorso di formazione politica comune a tutte le sigle di studenti cattolici europei. In questo contesto e colmati da questi sentimenti giungiamo, in seno al Congresso, a verificare il percorso Città-dinanzi. Lavorate per il bene della Città: tempo volto alla conoscenza e all’approfondimento dei sistemi urbani, dalle sue strutture ai suoi abitanti, al fine di elaborare una concezione di cittadinanza che possa farci avvertire, davvero, la responsabilità diretta di ciò che avviene nelle nostre città. Vogliamo fare questo ponendo l’attenzione sulle periferie: non le periferie urbanistiche collocate in luoghi circostanziati e ben riconoscibili ma sulle periferie esistenziali che sono quelle più difficili da individuare perché, spesso, condizioni intime poco conosciute – in prima battuta – anche da chi le vive e che pure il Signore ci indica a chiare lettere nell’Evangelo confidandoci che “ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l'avete fatto a me” (Mt 25, 40). Nel cercare di conoscere tutte quelle condizioni ci soffermeremo su quelle che riguardano direttamente noi e i nostri coetanei. La giovinezza, oggi, è d’altra parte una periferia esistenziale complessa, costituita da tante sofferenze: incertezza del futuro, difficoltà legate allo studio, disoccupazione, indifferenza, dipendenze e potremmo continuare per tante altre righe».

Sono molto onorato di essere stato invitato al loro congresso. Mi pare che vogliano andare diritto a individuare senza retorica prospettive per un futuro con la persona al centro. Tra le altre cose mi porto dietro un’inquietudine legata al fatto che in Italia sono sempre di più i casi di persone con un lavoro regolare che diventano poveri: una importante sfida affidata alle mani operose di questi futuri manager e leader in politica e nel mondo imprenditoriale per innovare e cambiare le tendenze. Altrimenti i ricchi diventano sempre più ricchi, i poveri sempre più poveri e il welfare di comunità resta un’illusione.


Gianfranco Cattai
NP maggio 2022

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