Ancora tu TV

Pubblicato il 12-07-2022

di Michelangelo Dotta

Se è vero che la storica televisione generalista che dettava i tempi delle giornate degli italiani è un ricordo che si perde lontano, è altrettanto vero che la “scatola magica” in grado di catalizzare attenzioni e passione di un intero popolo che scopriva il mondo dell'immagine, pur nella iperbolica rivoluzione tecnologica, possiede ancora oggi un potere magnetico che la colloca al primo posto tra gli elettrodomestici più amati livello globale.
Con l'avvento dello strumento televisivo, la percezione degli altri e del mondo che ci circonda è letteralmente cambiata.

Abbiamo imparato a conoscerci e a conoscere la realtà senza bisogno dell'esperienza diretta e la vita per le famiglie, per interi lustri, ha fatto dell'esperienza televisiva un punto fermo, rassicurante e riconosciuto cui fare riferimento.
«L'ha detto la televisione», riferito a qualsiasi genere di notizia o informazione, era garanzia di serietà e stigmatizzava una sorta di verità assoluta che raramente veniva messa in discussione.

Con il moltiplicarsi dell'offerta, a partire dall'avvento delle emittenti private, l'enorme massa di informazione che si è sviluppata in palinsesti sempre più fitti ed elaborati, ha di fatto moltiplicato anche il contesto del vero, l'oracolo che enunciava verità incontestabili si è trasformato in un'entità tentacolare in grado di raggiungere ogni luogo del globo e trasmettere in diretta ogni tipo accadimento investendo direttamente lo spettatore, non sempre all'altezza, della responsabilità della verifica dei fatti. Le verità sono diventate così milioni differenti, opposte, in conflitto a seconda del ceto, della cultura, della religione e dell'ideologia dell'individuo utente del prodotto televisivo.

Tutti i contenuti che ci raggiungono attraverso lo schermo sono diventati opinabili e la forma di comunicazione univoca di un tempo si è trasformata in uno sterminato campo di battaglia virtuale in cui vincitori e vinti si scambiano i ruoli a seconda della convenienza del momento.
Internet e i diversi schermi del computer, del tablet, e del cellulare, attraverso i social, hanno definitivamente polverizzato ogni forma di comunicazione ufficiale, ribaltando la posizione del soggetto referente da fruitore a protagonista/editore di convinzioni e ideologie personali che ambiscono a diventare i nuovi contesti, e spesso diventano, verità assoluta.

In questa giungla di oracoli casalinghi elevati a quintessenza dell'ingegno, la Tv con la lettera maiuscola ha scelto la strada dell'estrema definizione dell'immagine e del gigantismo dello schermo per introdurre nelle case mezzi busti dalle proporzioni umane, Antonella Clerici ai fornelli che cucina per noi, Lilli Gruber che conversa in salotto; sugli schermi 55 pollici con tecnologia oled sembrano veri, in carne e ossa, rassicuranti, di famiglia...

E ancora una volta la magica alchimia si compie, la televisione nonostante tutto, mantiene il suo posto di ospite a capotavola della mensa imbandita degli italiani.


Michelangelo Dotta
NP marzo 2022

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