Niente scuse

Pubblicato il 24-09-2022

di Max Laudadio

Massimiliano l’ho conosciuto per un servizio di Striscia. È arrivato nel mio ufficio a Milano guidando un mini-van, è un ottimo autista nonostante le sue braccia terminino poco sopra i gomiti. Quando è sceso con la sua carrozzina motorizzata nel parcheggio del palazzo, per la prima volta mi sono accorto che il suo corpo non prevedeva nemmeno le due gambe, ma era evidente che per lui era un dettaglio ininfluente.

Dopo aver sottolineato la mancanza di una pedana omologata sopra un gradino che porta al mio ufficio, e che gli avrebbe evitato un inutile sforzo per accedere nella stanza della mia redazione, ha messo subito in chiaro di non aspettarsi da noi del pietismo ma bensì un aiuto concreto per diffondere il messaggio che da anni portava in giro, ovvero: niente scuse.
Massimiliano è un formatore, o un coach come si ama definire, e il suo progetto Noexcuses è rivolto a tutte le aziende e ai manager che vogliono raggiungere risultati straordinari mettendo al primo posto la valorizzazione e il benessere delle persone.

In sintesi: offre dei percorsi di crescita personali a chi ha deciso di diventare artefice della propria realizzazione, prendendo in mano la propria vita e liberandosi da ogni scusa. È evidente che qualsiasi frase detta da Massimiliano acquista un valore centinaia di volte più potente, e lui ne è cosciente, e lo sfrutta con maestria.
In un mondo dove la normalità è legata all’estetica, alla ricerca della perfezione, all’abbigliamento che indossi o alla marca di auto che guidi, chi più di lui si sarebbe potuto nascondere dietro a scuse scontate per scappare dalle difficoltà che la vita gli aveva riservato? Ma Massimiliano non l’ha fatto, anzi, ha stravolto il paradigma al quale siamo stati abituati e si è permesso di scegliere non solo una vita piena di emozioni e cose da fare, ma si è trasformato in dono per gli altri e, come lui stesso afferma a ogni incontro pubblico, ha vinto a mani basse.

Ironia, gentilezza, allegria, consistenza, determinazione, capacità, contenuto, ma anche tanto amore, convivono perfettamente in Massimiliano, magistralmente equilibrati in un cocktail inebriante.
La sua carrozzina elettrica lo ha già portato in decine e decine di aziende che hanno deciso di sperimentare i suoi metodi innovativi, e con risultati decisamente esaltanti.

Ma chi non apprezzerebbe l’obiettivo che Massimiliano promette di raggiungere? Essere responsabili della propria felicità, ampliando il potenziale di ognuno di noi e trasformando tutte le difficoltà in vere e proprie opportunità. Credo nessuno.
L’ho rivisto dopo qualche anno, la settimana prima di Pasqua. È tornato a trovarmi perché aveva deciso di ampliare la sua attività, non voleva più dedicarsi solo alle aziende ma aveva creato un corso strutturato per individui singoli, come se si rendesse conto che la felicità è qualcosa che pochi hanno veramente trovato. E lui non voleva assolutamente accettarlo.

Abbiamo riso, ci siamo presi in giro, lui per la mia calvizie che nascondo sotto dei copricapi e io per la sua carrozzina poco performante. Poi, come sempre, mi ha lasciato senza parole quando dal mini-van ha tirato fuori un regalo per me; una pedana omologata per superare facilmente quel maledetto gradino che separa il parcheggio dal mio ufficio. E infine mi ha detto: «Così non ti senti in imbarazzo quando vengo a trovarti, perché forse non te ne sei accorto ma non ho le gambe e le braccia». Ho sorriso, mi sono passato la mano sulla testa pelata, e ho risposto: «Sei proprio egoista, preferivo un cappello nuovo».


Max Laudadio
NP maggio 2022

Questo sito utilizza i cookies. Continuando la navigazione acconsenti al loro impiego. Clicca qui per maggiori dettagli

Ok