La fiducia è in estinzione?

Pubblicato il 07-06-2022

di Max Laudadio

Cari amici,
sono giorni e giorni che mi domando perché siamo arrivati a questo punto. Qual è stata la causa che ha permesso che la diffidenza prendesse il sopravvento sulle nostre emozioni?
Ci sono momenti in cui guardo il mondo con occhi delusi, non mi capita spesso, ma quando accade la paura che niente cambierà torna a battere alla mia porta.
Ho sempre considerato la fiducia un elemento essenziale per instaurare relazioni vere, limpide, costruttive, e, quando questa viene messa in discussione, le mie certezze cadono come un castello di carte su un tavolo instabile.

Poche settimane fa, durante un turno da volontario alla biglietteria della pista di ghiaccio allestita per le festività natalizie nel mio paese, dove per accedere era obbligatorio il green pass e di conseguenza il vaccino, ho dovuto rifiutare l’ingresso a un signore privo di certificato verde. Lui non ha polemizzato ed ha accettato l’esclusione senza protestare ma, stranamente, è rimasto in prossimità della biglietteria a osservare il mio operato.
Dopo circa un’ora, con il signore ancora vigile sul mio lavoro, è arrivata una mamma con un bambino che desiderava pattinare. Non mi ha mostrato il green pass perché aveva dimenticato il telefonino a casa ma ha garantito di esserne in possesso e che me lo avrebbe fatto controllare al termine della sessione di pattinaggio del figlio. La sua intenzione era quella di farselo spedire dal marito sul telefono del bambino. L’alta affluenza di persone però, mi ha fatto scordare della promessa, e nel momento della restituzione dei pattini non ho chiesto alla mamma di visionare l’attestato di vaccinazione del ragazzo. Quando se n’è andata, l’attento no-vax ancora presente sul bordo della pista, ha iniziato a insultarmi con frasi offensive e con toni sempre più accesi tali da attirare l’attenzione delle decine di bambini ignari dell’accaduto.
Le sue accuse nei miei confronti volevano sottolineare la leggerezza del mio atteggiamento; per lui era assurdo che mi fossi fidato della parola di una mamma e che, così facendo, lo avessi volontariamente discriminato.
L’increscioso teatrino, fatto di insulti e parolacce, è andato avanti per circa mezz’ora e a niente sono servite le mie giustificazioni e la mia volontà di abbassare i toni della discussione. L’accanito accusatore mi ha salutato con un epiteto ingiurioso premessa di una frase che mi ha lasciato senza parole: «La prossima volta ti dirò anche io che mi sono dimenticato il green pass così pattino e ti frego!».

Questa storiella che può sembrare stupida, priva di significato, o semplicemente figlia di un periodo molto stressante per tutti noi, nasconde invece una verità molto preoccupante, che sta radicando nelle nostre anime come una pianta infestante e che ci obbliga ad attente riflessioni. Al di là degli insulti, delle brutte parole e della violenza verbale che mi è stata rivolta, l’oggetto grave della discordia è da ritrovare nella parola fiducia, che evidentemente ha un valore diverso nella vita di ognuno di noi.
Io continuo ad affermare che la diffidenza uccida le relazioni e, ancora di più, che solo donando fiducia a chiunque si possa ottenere in cambio la verità, ma evidentemente non è per tutti così.

Ma dove stiamo andando? C’è un modo per fermare questa ondata di diffidenza che ci rende ciechi? Forse sì, ma serve ripartire da noi stessi, dalle nostre azioni che per prime devono raccontare fiducia, e anche se qualche volta capiterà di ricevere delusioni non dobbiamo abbatterci e dobbiamo continuare a crederci, davanti a tutto e tutti, perché solo dando fiducia si può imparare ad amare incondizionatamente.
Si comincia sempre da 1 e, quell’uno, siamo sempre noi.


Max Laudadio
NP febbraio 2022

Questo sito utilizza i cookies. Continuando la navigazione acconsenti al loro impiego. Clicca qui per maggiori dettagli

Ok