Il profumo della pace

Pubblicato il 16-07-2022

di Mauro Tabasso

Il piatto della doccia di casa mia è sempre ingombro da flaconi di prodotti di ogni tipo. Mia figlia utilizza shampoo al burro di karitè, mia moglie bagno schiuma all’olio di oliva, mio figlio all’ortica, e poi c’è il balsamo ai frutti tropicali. L’altro ieri avevo finito il mio doccia shampoo primo prezzo 99 centesimi del supermercato così ho usato un mix dei loro prodotti, anch’essi prossimi a terminare. Ho messo acqua nei contenitori, li ho agitati bene bene e mi ci sono lavato.
Sono uscito dal bagno che mi mancavano solo due foglioline di alloro sotto le ascelle per essere scambiato per un involtino primavera.

Ero indeciso se addentarmi un braccio o lavarmi nuovamente, ma con il Cif, poi ho optato per il deodorante, un tipo in crema, che non profuma, ma che ti impedisce di puzzare come un caprone che si è rotolato sulle ceste di frutta e verdura del mercato di Porta Palazzo. Questo prodotto costa come una bottiglia di vino buono, e mi domando spesso se otterrei lo stesso risultato mettendomi due banconote da dieci euro sotto le ascelle… Comunque mescolare troppi odori, troppi sapori, è come miscelare troppi suoni, troppi rumori.
Ce ne sono alcuni che stanno bene su tutto e altri che danno fastidio a prescindere. E proprio nello spirito che anima da sempre ogni robot da cucina che si rispetti (la mescolanza, appunto), abbiano cercato di impastarci musicalmente (e non) con alcuni amici e colleghi accanto ai quali da tempo percorriamo strade parallele.

Gli Amici del Sermig di Vicenza hanno organizzato la ripresa delle nostre attività dal vivo post-Covid con una serata giocata all’insegna della musica condivisa in armonia.
Il 27 febbraio scorso ci siamo così esibiti (per la prima volta) insieme ai nostri amici The Sun, band che molti dei frequentatori dei nostri ambienti conoscono e apprezzano. Ognuno di noi ha potuto portare insieme alla musica la propria testimonianza alle 400 persone circa che hanno riempito (sold out) il graziosissimo Teatro del Centro Diocesano di Vicenza.
La serata, programmata ben prima del precipitare degli eventi in Ucraina, aveva lo scopo di raccogliere fondi e sensibilizzare i presenti sulle tematiche care all’Arsenale della Pace e ai suoi amici (ivi compresi The Sun), ma dopo l’aggressione russa ha preso (volutamente) una connotazione più marcata verso la pace, la giustizia, il dialogo, il disarmo, e soprattutto il perdono, forse l’arma più potente nel far deflagrare la pace.
Speriamo che la serata abbia sprigionato tutto il suo miglior profumo, la fragranza di una pace possibile, oltre che desiderabile.


Mauro Tabasso
NP marzo 2022

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