Due ritorni

Pubblicato il 27-11-2022

di Davide Bracco

Paolo Sorrentino, Matteo Garrone, i fratelli D’Innocenzo, Luca Guadagnino sono i primi nomi che vengono in mente quando si pensa alle eccellenze dell’attuale cinema italiano, dimenticando colpevolmente registi di lungo corso ancora attivi. Due di questi, Gianni Amelio e Pupi Avati, sono in procinto di ritornare in sala con due lavori molto personali.

Il signore delle formiche di Amelio è un film ambientato all’epoca della giovinezza del regista quando, sul finire degli anni Sessanta, lo scrittore Aldo Brabanti fu condannato per plagio (reato cancellato dal codice solo nel 1981) ai danni di un giovane seppur maggiorenne e condannato ad anni di carcere. Una imputazione dietro cui si celava una accusa di omosessualità e che portò alla presunta vittima una terapia di “conversione” di elettroshock per “guarirlo”. Il film racconta la temperie culturale dell’epoca anche grazie alla profondità dell’interpretazione di Luigi Lo Cascio e Elio Germano.

Di tutt’altro periodo storico il film di Pupi Avati Dante che, fin dal titolo, si propone come un ritratto della tormentata vita dell’Alighieri basata principalmente su Trattatello in laude di Dante, scritto da Giovanni Boccaccio. Un libretto che fu una delle prime biografie modernamente intese e che in parte si basò su una scrupolosa ricerca sulla vita di Dante, tanto da portare Boccaccio ad “intervistare” persone che avevano conosciuto il poeta per una vera e propria ricerca sul campo.
Obiettivo di Avati è quindi riprendere, anche grazie alla consulenza di illustri medievisti, quanto fece Mario Martone con la vita di Giacomo Leopardi, nel tentativo di ridare luce e verità a una figura e a un mondo ingessato da stereotipi e tanta cultura accademica. Anche in questo caso il film si appoggia alla forza della recitazione di grandi attori italiani a partire da Sergio Castellitto, Alessandro Haber, Enrico Lo Verso e Gianni Cavina recentemente scomparso.
Due film su due figure di personaggi liberi e indipendenti, costretti e schiacciati da società, seppur per sfumature e caratteristiche del tutto distanti, contrarie a pensieri laterali e anticonformisti.


Davide Bracco
NP agosto / settembre 2022

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