Un solo mondo nella pace

Pubblicato il 13-10-2023

di Redazione Sermig

Perché il Sermig ha dato vita al premio “Artigiano della Pace”?
Siamo convinti che il mondo vada non verso la guerra, ma verso la pace, verso la giustizia, come il fiume va verso il mare, malgrado gli ostacoli e le difficoltà che incontra sul suo cammino, come le tenebre vanno verso la luce, come la neve si scioglie sotto il sole.
Siamo a cambiare il volto del mondo perché domani ci sia un mondo di pace, un futuro da affidare senza vergogna ai nostri figli.
Anche per questa ragione abbiamo inventato il Premio Artigiano della Pace, un riconoscimento simbolico, accompagnato da un aiuto concreto ai poveri, da assegnare a donne e uomini che, pur con caratteristiche diverse, hanno saputo operare per la pace attraverso la loro stessa vita, condotta con purezza, fermezza e volontà di dialogo.
Artigiano della pace fa venire in mente qualcuno che con le proprie mani, con la propria fantasia, con la propria umanità costruisce, opera la pace, senza industrie alle spalle.
Pace sorretta anche dalla certezza che ci viene dalla profezia di Isaia: le armi verranno trasformate in strumenti di lavoro; la guerra sarà cancellata e la pace, non più una pace di paura, ma la vera pace, tornerà sulla terra.

Ernesto Olivero alla presentazione dell'iniziativa


Dal 1981 il Sermig assegna il premio Artigiano della pace. 73 riconoscimenti, di cui 21 a gruppi e associazioni.
15 foto raccontano il Premio

1981
In piazza San Carlo a Torino, l’8 NOVEMBRE 1981, la Tenda della Pace diventa il centro di un incontro di giovani e rappresentanti delle istituzioni in cui vengono proclamati i primi due Artigiani di Pace, MICHELE PELLEGRINO e SANDRO PERTINI.

1982
Il premio va a HÉLDER CÂMARA. Ci dice: «Tutti avremmo da guadagnare a essere Artigiani di Pace. Felice colui che non conserva, dentro di sé, la più piccola goccia di risentimento e adotta, come programma di vita, la preghiera di san Francesco di Assisi: Signore, fammi strumento
della tua Pace...».

1983
Firenze per GIORGIO LA PIRA tramite l’omonima fondazione. È presente Giuseppe Lazzati. La motivazione recita: “A Giorgio La Pira, profeta di pace in un mondo di nuova fraternità. Profeta di volontà costruttrice nell’era da lui definita “atomica e spaziale”. Profeta di cristianesimo e uomo spirituale oltre il materialismo. Grande amico del Terzo Mondo, degli scienziati e, soprattutto, dei poveri”.

1985
“A mons. ANTONIO RIBOLDI che, attraverso le diverse esperienze che il suo ministero pastorale gli ha posto di fronte, ha saputo riconoscere negli uomini più emarginati il volto del Cristo, praticando il suo comandamento dell’amore fino a mettere a repentaglio la propria vita affinché la società non fosse e non sia complice della sopraffazione“.
“A NORBERTO BOBBIO che ha trovato nella sua rigorosa cultura laica l’ispirazione per una lunga e quotidiana attività a favore della giustizia, ponendo la ricerca della verità al di sopra delle idee e degli interessi personali e di parte“.

1987
A suor ELVIRA PETROZZI - COMUNITÀ CENACOLO di Saluzzo. La motivazione del premio recita: “A suor Elvira, per aver condiviso le angosce sollecitate dalla droga nel cuore di molti fratelli, cercando, per loro, guarigione e speranza in Dio”.

1988
GIORGIO CERAGIOLI «La speranza tecnologica – afferma Ceragioli – è che illavoro dell'uomo sia usato a fin di bene e che la tecnologia con le sue immense potenzialità sia regolata dalla legge dell'amore».

1988
A Roma Ernesto incontra MADRE TERESA per presentarle la Regola non regola del Sermig e donarle la bandiera della pace. All’invito di lasciare un messaggio alla Fraternità, Madre Teresa risponde: «Amiamoci l’un altro come Gesù ha amato ciascuno di noi. Esiste l’amore, la pace, la gioia, l’eternità; per questo è molto importante che impariamo a pregare, ma la verità della preghiera è la pace. Questa è la mia preghiera per voi. Dio vi benedica».

1989
“A dom LUCIANO MENDES DE ALMEIDA per la quotidiana e appassionata opera in favore della giustizia e della paceì sociale“. «La pace è sempre incompleta – diceva dom Luciano – per questo è necessaria la speranza. Se non abbiamo la speranza nel cuore, possiamo essere travolti dalle difficoltà. Non si va lontano se non c’è la fede che viene dalla speranza».

1994
“A fra’ COSTANTINO RUGGERI, artigiano della Bellezza, che nei colori, nelle forme, nella luce delle sue opere ricrea l’armonia della creazione per la gioia di noi uomini, riconoscendo nella sua arte un contributo indispensabile alla pace nel cuore dell’uomo e tra gli uomini“.

1996
“A BRUNO BAIOLI, per aver fatto crescere con appassionato e instancabile impegno la pace nei cuori attraverso il dialogo interreligioso, l’incontro tra le diverse culture, la promozione dei laici nell’evangelizzazione, nello spirito ndella PRO CIVITATE CHRISTIANA di don Giovanni Rossi“.

1997
Dal 5 aprile 1997, quando mancavano mille giorni al 2000, la Bandiera della Pace diventa un simbolo del Sermig. “All’AGENZIA ARMANDO TESTA per l’entusiasmo dimostrato da sempre nell’appoggiare le più svariate iniziative di solidarietà sociale con l’offerta di idee e campagne creative e l’affettuosa assistenza alla loro attuazione“.

1998
“A FIORETTA MAZZEI. Da discepola di Giorgio La Pira a maestra di pace, di dialogo, di fraternità tra tutte le donne e tutti gli uomini del mondo“.

2003
“A ELISA SPRINGER Sopravvissuta ai campi di sterminio che ha saputo trovare nella pietà, nel perdono, nella fratellanza i valori su cui ricostruire la propria vita”. «Alla domanda, “Dio ad Auschwitz dov’era?” – rispondeva Elisa – Dio c’è sempre, è dappertutto, non è stato Dio che ha messo l’uomo in ginocchio ma è stato l’uomo che ha messo Dio in ginocchio e purtroppo continua a farlo».

2018
“A madre ANNA MARIA CANOPI, donna di Dio e madre di un popolo, testimone di vita contemplativa, di comunione, di fraternità, innamorata della Scrittura, maestra della lettura dei segni di tempi”. Un mandato per il Sermig: «Vi auguro di correre con cuore dilatato sulle vie della vita, così da poter attirare a Cristo una moltitudine immensa di giovani ed essere nella società segno visibile di quella giovinezza dello spirito che consiste nel “vivere Cristo” e che cresce nel fare della propria vita un dono».

Qui l'elenco di tutti gli Artigiani di Pace premiati dal Sermig
 

A cura della Redazione
Focus - Prepariamo la pace

NP agosto / settembre 2023

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