Un Arsenale che parla

Pubblicato il 15-09-2023

di Redazione Sermig

1983 - 2023
La vita che scorre tra le mura dell’Arsenale ci interroga continuamente.
È nato così un metodo che vogliamo riassumere in una serie di parole chiave: una bussola che non solo descrive le attività del Sermig, ma diventa proposta a disposizione di tutti.
Una casa che parla attraverso chi ha deciso di donare tempo, risorse, professionalità, qualcuno tutta la vita, per camminare insieme all’umanità che ogni giorno bussa alla sua porta.
I volti di tanti amici nelle foto di Max Ferrero.
Entrando all'Arsenale, MARIA disse a ERNESTO: «Io non ci capisco niente, ma ti vedo sereno e ti seguo».

 

MARCO, papà di Matteo, è presente da 20 anni in Arsenale.
Figlio di Pierino, storico redattore di Progetto (ora NP), ha ereditato dal padre l’arte della scrittura e la disponibilità nel servizio.
Da 15 anni è animatore assieme a ELISABETTA, sua moglie, dell’Arsenale della Piazza, l’oratorio “senza mura” che accoglie i bambini e ragazzi di Porta Palazzo.

Arsenale della Piazza
A Torino la porta dell’Arsenale della Pace si è aperta sulla piazza antistante: nel 2007 i giovani del Sermig hanno iniziato ad abitarla incontrando bambini e ragazzi dai sei ai diciotto anni, marocchini, tunisini, egiziani, albanesi, rumeni, somali, ghanesi, nigeriani, ivoriani, congolesi, iraniani, cinesi, peruviani, venezuelani... È nato così l’Arsenale della Piazza, un progetto per i minori del quartiere multietnico di Porta Palazzo in cui le diversità diventano una ricchezza, a patto che tutti accettino di vivere in una reciprocità di diritti e di doveri, nel rispetto delle regole e dello stato di diritto. È uno spazio di dialogo educativo dove tutti parlano italiano per potersi capire, dove bambini e ragazzi con culture e religioni diverse si incontrano ogni giorno, imparando a rispettarsi e a volersi bene, per diventare buoni cittadini italiani.


ORIETTA ex bancaria, dal 2019 è una volontaria dell’Arsenale.
Conosce il Sermig da molti anni, anche per i racconti dei figli che da scout hanno fatto diversi campi in Arsenale.
Quando ha avuto maggiore tempo a disposizione, ha deciso di mettersi in gioco.
Ora è un’affidabile selezionatrice del casellario, il servizio che permette di preparare le borse con l’abbigliamento richiesto dalle persone che bussano alla porta dell’Arsenale.

GIANLUCA, 41 anni, originario di Verona.
Ha conosciuto il Sermig nel 2015,
insieme a sua moglie JULIE, grazie a un amico.
Nel 2017 si sono trasferiti a Torino e hanno cominciato a frequentare l'Arsenale della Pace con costanza.
Dopo un corso di orticoltura, sono diventati insieme custodi dell'Orto della Dora del Sermig, che si trova proprio dietro l'Arsenale della Pace.

Re.Te. – Restituzione Tecnologica
L’orto della Dora era un pezzo di terra abbandonato nei pressi dell’Arsenale. Il gruppo Re.Te. del Sermig, lo ha chiesto in comodato d'uso, per riqualificare l'area e trasformarlo in uno dei suoi orti didattici, sperimentali e produttivi. Oggi decine di volontari lo hanno "restituito" alla piena dignità, a favore di chi semina, pianta, raccoglie, sperimenta, proprio a fianco dell'Arsenale della Pace. Il gruppo Re.Te. è formato da persone con talenti diversi che cercano di individuare risposte tecniche concrete alle necessità che amici fidati che operano nei Paesi in via di sviluppo ci evidenziano, per le realtà cui sono destinate. L’obiettivo dei nostri interventi è di rispondere a dei bisogni delle comunità coinvolte nei progetti per migliorare le proprie condizioni di vita e aumentare l’autonomia. La speranza diventa molto
concreta se il bagaglio costituito dalle conoscenze tecniche viene messo a disposizione e servizio dei più poveri. La forza dello sviluppo non è solo
il denaro: sono competenze, conoscenze, professionalità organizzate e donate gratuitamente.


ATTILIO, 57 anni, di Torino. Dopo una prima esperienza di volontariato nel 2000 all'Arsenale di San Paolo, è volontario all'Arsenale della Pace dal 2016, anche in continuità di spirito e vicinanza con il fratello Aldo, anch'esso volontario Sermig, che non è più tra noi ma che rimane sempre presente.


ALESSANDRO, classe 1979, ha conosciuto l'Arsenale della Pace per la prima volta a 13 anni, accompagnato dalla mamma. È un amico fedelissimo che non manca mai un appuntamento. Ora è un imprenditore agricolo, titolare di una tenuta a Bagnolo Piemonte e di un agriturismo nei pressi di Torino.

CRISTINA è una maestra che ha conosciuto all’Arsenale della Pace nei mesi febbrili di “Uniti per l’Ucraina”, la grande raccolta degli aiuti per la popolazione dell’Ucraina a seguito dell’invasione russa del 2022.
Una volta a settimana si mette a disposizione per le persone che si recano all’Emporio Speranza.

Emporio Speranza
Da luglio 2021, l’Emporio Speranza è un servizio rivolto alle persone in difficoltà che bussano alle porte dell’Arsenale della Pace che prevede la distribuzione di beni di prima necessità: cibo, abbigliamento, casalinghi, cancelleria. L’emporio espone i suoi prodotti come in un negozio, dove
le famiglie che vi accedono possono scegliere cosa preferiscono e acquistarli in base a una scheda a punti. Una modalità per rispettare ancora di più la dignità della persona e un’occasione per portare avanti un progetto personalizzato sempre più efficace.


MARIMAR è arrivata tanti anni fa in Italia dalla Spagna per amore.
Ha conosciuto il Sermig attraverso un particolare servizio di accoglienza per
ragazze in difficoltà; da allora è rimasta un’amica presente e fedele che continua ad aiutare le donne e i bambini, occupandosi in modo particolare
della distribuzione degli aiuti alle famiglie.


ANGELO è un esperto
di finanza e ha lavorato per tanti anni in banca.
Dal 2021 partecipa alle attività del Sermig, su invito della moglie una volta andato in pensione, prima per la preparazione dei pacchi natalizi, poi, dal 2022, come attivissimo volontario dell’Emporio Speranza.


FRANCO ha conosciuto l’Arsenale dando una mano a preparare le spedizioni umanitarie per l’Ucraina.
Ultimamente ha deciso di dare una mano in cucina.


GIANNI è un amico dell’ultima ora ed è arrivato in Arsenale accompagnato da un collega alcuni mesi fa.
Oltre alla cucina, si occupa di manutenzione delle autovetture.

«Nell’ottica di crescere in una mentalità di dialogo e di pace, da anni l’Arsenale offre uno spazio di formazione permanente, l’Università del Dialogo», spiega ANNAMARIA della Fraternità, che segue da sempre l’organizzazione dell’iniziativa.

UdD e Nuovo Progetto
Attraverso incontri con esponenti del mondo della cultura, dell’arte, della scienza, dell’educazione, della musica, allarghiamo il campo della nostra conoscenza e i giovani vengono stimolati a formarsi un proprio pensiero originale. La formazione è indispensabile per capire i segni dei tempi, che offrono opportunità preziose di cambiamento per la costruzione di una società più consapevole che ogni diversità è una ricchezza. Ogni incontro dell’Università del Dialogo trova spazio nelle pagine di Nuovo Progetto, il nostro mensile. Ogni mese, infatti, la rivista ospita uno “speciale” con articoli di approfondimento sul tema scelto per l’incontro. Entrambi, l’UdD e Nuovo Progetto, appartengono quindi al “polo culturale” dell’Arsenale, una presenza che negli anni ha saputo interloquire con la città.

LUCIANA è una violinista che ha conosciuto l’Arsenale nel 2010, cominciando a dare una mano all’orchestra del Sermig.
Oggi, oltre a insegnare violino, insieme a suo marito PAOLO, dona gratuitamente il suo tempo e il suo talento per i momenti di musica d’insieme e per gli eventi del Sermig in cui la musica è protagonista

Laboratorio del Suono
Il Laboratorio del Suono è il sogno musicale del Sermig – Arsenale della Pace. Nasce nel 1998 da un'idea di Ernesto Olivero e Mauro Tabasso con lo scopo di comunicare in musica la vita e le esperienze delle migliaia di persone che ogni giorno varcano i portoni degli Arsenali nel mondo. Il Laboratorio che comprende una scuola di musica per circa 250 allievi, un centro di produzione musicale e discografica, uno studio di registrazione, un'orchestra, un coro e vari gruppi d'insieme… Un’autentica fucina di iniziative, concerti, canzoni, musica e formazione.


MATTIA , 41 anni, laureato in geologia, vive in Arsenale dal 2006. Fa parte della Fraternità della Speranza ed è impegnato da sempre con i giovani


SARA, insegnante di matematica e fisica in un liceo nella provincia di Torino, da tantissimi anni volontaria presso l’accoglienza femminile dell’Arsenale.


ALESSANDRO (Vimercate, MB) vive in Arsenale dal dicembre 2000.
Nella Fraternità è maturata la sua vocazione che lo ha portato a diventare sacerdote il 12 gennaio 2019.


LORENZO, 24 anni, laureato triennale in Sociologia e ricerca, da due anni vive in Arsenale.
Attualmente è iscritto all’università di Torino per il conseguimento della laurea magistrale e dedica tutto il resto del tempo alle attività del Sermig. Il centralino è la prima accoglienza quando si arriva all’Arsenale, è interessante perché da quel portone entra l’umanità, ogni giorno, in tutta la sua complessità, ed è in quella prima accoglienza che iniziamo a “metterci nei panni degli altri”.

PATRIZIA, insegnante
della scuola di ita iano, pensionata: «Conosco il Sermig da parecchi anni, ma solo quando ho avuto del tempo disponibile ho varcato la soglia dell’Arsenale per iniziare l'attività di volontariato.
Questo è avvenuto quattro anni fa e il mio impegno si è concretizzato nell'ambito della scuola di italiano.
È un impegno che si svolge in un ambiente sereno e in un clima di armonia e collaborazione fra i volontari i responsabili del servizio e gli studenti.
Nella scuola e immagino nelle altre strutture, è importante imparare a praticare la flessibilità, la pazienza e affinare la capacità di comprensione delle diverse sensibilità delle persone affinché il nostro intervento risulti efficace e in sintonia con lo spirito del Sermig».

PIETRO , 66 anni, ex impiegato amministrativo, dal 2019 si occupa dell’accoglienza delle persone al poliambulatorio dell’Arsenale.

Poliambulatorio Giovanni Paolo II
All’Arsenale della Pace opera un servizio medico volontario, che dal 1989 offre non solo di visite di medicina generale e pediatria, ma anche visite specialistiche, fornitura di occhiali, trattamenti osteopatici infantili, cure odontoiatriche.
Sono 110 i volontari tra medici, farmacisti, infermieri e volontari per l’accoglienza che permettono di tenere aperto il servizio che in più di trent’anni ha assistito più di 80mila persone per oltre 220mila prestazioni sanitarie.


NICOL, 27 anni, viene da Bonate di Sopra in provincia di Bergamo e ha conosciuto il Sermig da giovanissima.
Due anni fa, due giorni dopo essersi laureata in Terapia della neuro e psicomotricità dell'età evolutiva, ha cominciato a vivere in Arsenale.


MATTEO, 27 anni, seminarista a Padova.
Da qualche mese è all'Arsenale della Pace per un periodo di formazione nel suo percorso.

«All’Arstore si possono trovare i “Sapori dell’Eremo”, la casa dell’Arsenale dell’Armonia: biscotti, cioccolatini, torroni e torte. Ci sono poi i tanti gadget del Sermig: le spille, le bandiere della Pace e i prodotti artigianali del laboratorio Dituttounpo', che, attraverso le mani di tante volontarie, crea oggettistica con materiale donato all’Arsenale della Pace; il ricavato contribuisce a sostenere le attività di accoglienza di chi bussa alla porta dell’Arsenale per chiedere un aiuto», racconta ILDA della fraternità del Sermig, “colonna” del punto vendita all’ingresso dell’Arsenale della Pace.

SARA, laureata
SUISM, dopo l’anno di servizio civile all’Arsenale ha continuato a frequentarlo. È un’animatrice dell’Arsenale della Piazza e presso l’ASD Volley, sempre con i bambini della scuola primaria.
Sta preparando un corso di ginnastica dolce per le mamme del quartiere.

Arsenale dello sport
ll PalaSermig è nato sui campetti di via Carmagnola 23, quartiere Aurora, a pochi passi dall'Arsenale, dove da anni giocavamo con i nostri bambini e ragazzi, in un'area in grave stato di abbandono e degrado. Ora, dopo la riqualificazione realizzata dal Sermig, con il sostegno di tanti amici, sorge un palazzetto dello sport da 420 posti. Un luogo aperto e inclusivo, come
una piazza, un polo sportivo che parla la lingua dello sport, facilitatore dell'inclusione e del dialogo fra culture diverse.

Liberi di giocare insieme
Piazza dei popoli è il nome che abbiamo dato allo spazio esterno del PalaSermig attrezzato per il gioco libero (ma custodito) dei bambini del quartiere. Il sogno che ha portato alla nascita di un bellissimo palazzetto dello sport era quello di trasformare uno spazio verde abbandonato e pericoloso in un’area capace di offrire ai bambini momenti di svago e sport, in piena sicurezza e serenità. Con la Piazza dei popoli abbiamo aggiunto un nuovo pezzo concreto alla realizzazione di questo sogno. Dall’inaugurazione dello scorso aprile, la piazza è finalmente abitata da una moltitudine di bimbi gioiosi che rappresentano davvero tutti i popoli della terra. Bimbi felici di stare insieme, in un posto a loro dedicato, protetto, bello e pulito. Lo
spirito è crescere insieme, con l’obiettivo di non farci distrarre dal colore della pelle o dalle diverse tradizioni culturali, ma con lo sguardo fisso sull’anima di ciascuno, che per tutti ha lo stesso colore. Proprio come ci ricordano le Leggi del cielo di Felicizia.
Lo spazio è aperto a tutti, animato ogni martedì pomeriggio dalle 16,30 per chi ha meno di 13 anni. Per i minori di 7 anni bisognerà essere accompagnati dai genitori. Ingresso libero, gioco libero, liberi di stare insieme!
Proprio la Piazza dei popoli e il PalaSermig sono stati teatro della festa per la fine delle attività dell’Arsenale della Piazza e dello Sport lo scorso 2 giugno, festa della Repubblica. Una data non casuale, ma estremamente significativa perché proprio attraverso le attività dell’Arsenale della Piazza e dello Sport vogliamo educare i bambini e i ragazzi a diventare buoni cittadini.
E così decine di nazionalità diverse si sono riunite attorno a un’unica tavolata ricca di piatti di origine diversa, dai colori e profumi sgargianti per fare festa insieme. Non è importante sapere da dove vieni, importante è camminare insieme nella stessa direzione.


Redazione
SPECIALE: Un Arsenale che parla
NP giugno / luglio 2023

 

 

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