Ti desidero

Pubblicato il 31-07-2023

di Rosanna Tabasso

La Pasqua ci ricorda che il Padre vuole restituirci la vera vita

Gesù desidera che nemmeno uno dei piccoli che il Padre gli ha affidato si perda. Ci vuole portare alla pienezza della sua gioia, che diventi la nostra.

Avvicinandosi la Pasqua mi sono chiesta quale Parola potesse accompagnarmi in questo tempo. Mi è venuta incontro un versetto del Vangelo di Luca su cui non mi ero mai soffermata con attenzione. Gesù dice ai suoi discepoli: «Ho tanto desiderato mangiare questa Pasqua con voi, prima della mia passione» (Lc 22, 16).

Mi ha colpito che Gesù usi la parola desiderato e che la sottolinei con tanto, significa che non è un desiderio da poco, è qualcosa di forte, è determinante per Lui. Desiderio deriva dal latino de-sidera: mancanza di stelle, che per gli antichi erano preziosi strumenti per orientarsi. A Gesù mancano i suoi amici, come le stelle al cielo. Anche negli ultimi momenti della sua vita terrena, mentre sta andando incontro al momento più duro, il suo desiderio non è trovare una via d’uscita per salvarsi, ma radunare i suoi amici a tavola e mangiare la Pasqua con loro. Desidera i suoi amici, desidera la fraternità, desidera stare con loro, con noi, con me.

Prima di consegnarsi ai suoi aguzzini, si consegna ai suoi amici, tra cui c’è chi lo tradirà, chi lo abbandonerà, chi lo fraintenderà, ma non rinuncia a quel desiderio del cuore. Li ama e consegna loro tutto se stesso. Si fa pane e sangue per dare loro la vita, per amore. Poi affronterà la sua passione, da solo, perché questo dono si compia. Ma quel gesto, quel segno resterà per sempre come germoglio di vita nuova per i discepoli e per tutta l’umanità, fino a noi e oltre.

Il desiderio di Gesù è il senso della sua stessa vita. Vuole realizzare il desiderio del Padre, senza indugiare, senza cercare scappatoie: liberare l’umanità dal male, salvarla, restituirle la vera vita. Unico e solo desiderio da realizzare. Nessuno dei Tre si tira indietro, Padre, Figlio e Spirito continuano incessantemente a cercare vie per comunicarlo al cuore di ogni uomo e di ogni donna, e a Dio basta uno spiraglio per poter entrare nei cuori e riaccendere anche le vite più lontane, che si sentono perse o che il mondo giudica perse.

Nel suo desiderio di bene per tutti, c’è la vita di ognuno di noi, ci sono le nostre storie, ci sono i nostri desideri piccoli e grandi che Lui conosce, accoglie e orienta verso quel Bene infinito che il Padre ci vuole donare. Gesù desidera che nemmeno uno dei piccoli che il Padre gli ha affidato, nemmeno una creatura, si perda. Ci vuole portare alla pienezza della sua gioia, che diventi la nostra. Ci raduna a tavola con Lui, e lo desidera più di ogni altra cosa, per farci partecipi della sua gioia di vivere ogni istante nel cuore del Padre, immersi nel Suo Amore.

Questa Pasqua penserò spesso che Gesù desidera tanto sedersi a tavola con me. Penserò spesso che desidera darmi se stesso come cibo, nutrirmi, sfamarmi, farmi felice. Noi ci affanniamo per i nostri piccoli progetti umani mentre Lui desidera che realizziamo il meglio di ciò che siamo.

Ci offre il sogno che coltiviamo tutti nel profondo: essere felici, sempre, per sempre. Di quella felicità che non viene dal soddisfare i nostri piccoli desideri ma dal saperci e sentirci perdutamente amati, perdutamente desiderati. Figli prediletti del Padre, figli nel Figlio. Amati in Lui e come Lui.

Papa Francesco scrive: «Prima della nostra risposta al suo invito – molto prima – c’è il suo desiderio di noi: possiamo anche non essere consapevoli, ma ogni volta che andiamo a Messa la ragione prima è perché siamo attratti dal suo desiderio di noi. Da parte nostra, la risposta possibile, (…) è, come sempre, quella dell’arrendersi al suo amore, del volersi lasciare attrarre da Lui».

Il desiderio, l’unico desiderio di Gesù è la nostra felicità, una felicità che non è non avere problemi o difficoltà, ma è vivere la nostra vita con Lui, realizzare con Lui ciò che il Padre ha nel cuore. Lui ci desidera perché ci ama. Il suo desiderio di noi riaccende il nostro desiderio di Lui. Il suo amore ci rende capaci di amare Lui e i fratelli. Amati amiamo. Desiderati, desideriamo.

Rosanna Tabasso

NP Aprile 2023

 

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