Pena di morte 3: Webby Chisanga

Pubblicato il 22-09-2011

di Redazione Sermig


Sull'ultimo numero di "Nuovo Progetto" (rubrica "Oltre le sbarre"), Secondo Mosso ci porta in Zambia, nella cella di Webby Chisanga: condannato a morte, da 11 anni rinchiuso in una cella 3 per 2 con altre 5 persone...
Vi consigliamo di leggere la sua storia sulle pagine della rivista e di approfondire, con la scheda seguente, anche la vicenda di un altro detenuto africano: Steven Shakala....

Vai a Nuovo Progetto giugno-luglio 2004

 


il suo appello

il suo caso

il suo indirizzo

foto

link

Steven Shakala

Uganda


Webby Chisanga è rinchiuso nella sezione condannati a morte a Kabwe (Zambia) dal 1995.
9 anni chiuso in una cella 2 metri per tre metri con altre 5 persone.
Egli si dichiara innocente dal 1993, anno in cui fu accusato di furto e tentato omicidio.
Le informazioni in possesso oltre alle sue lettere non sono molte;
Il cappellano del carcere Bernard Bohan è fra i pochi autorizzati ad entrare nel carcere ed offrire sostegno spirituale, nonchè rifornire i carcerati con ciò che benefattori esterni inviano loro ed è da lui che otteniamo la maggior parte delle notizie.
Webby ci invia tramite lettere soprattutto la richiesta di poter pagare un avvocato e riuscire così a dimostrare la sua innocenza e tornare a riunirsi alla sua famiglia.
Nela sua ultima lettera scrive:
"...quando puoi ti chiederei di comprarmi delle scarpe e un indumento pesante; non ho nessun vestito per tenermi caldo. Sta arrivando un periodo molto freddo...","..inviami riviste e quotidiani soprattutto quelli cattolici, questo è utile per tenerci occupati, e anche per crescere nella fede...".
A causa della quasi totale indifferenza riservata ai detenuti e all'alto tasso di povertà dello Zambia nessuno nel suo Paese può aiutarlo; una situazione condivisa dai 300 detenuti rinchiusi nelle 48 celle del carcere.
Chi desidera unirsi a noi per aiutare Webby a sopportare la sofferenza della prigionia può scrivere a:
Comitato Paul Rougeau


 

Vista la possibilità di inserire un articolo su Nuovo Progetto (la rivista mensile del Sermig) abbiamo chiesto a Webster Chisanga se voleva scrivere qualcosa a questo riguardo; ci ha inviato questa richiesta.

il
suo appello
Vi espongo gentilmente le mie necessità più urgenti.
La mia famiglia ha bisogno di aiuto finanziario per poter far fronte alla nostra povertà: mia moglie e i miei figli non hanno una loro sistemazione. I proprietari non sono per nulla comprensivi e per questo sono costretti a cambiare continuamente abitazione.
Potete immaginare come questo causi insicurezza e un sentimento di abbandono nelle menti dei miei figli. Soprattutto a scuola: Miso e Zacharia, i miei due figli più giovani, iniziano e smettono continuamente gli studi per carenze di supporti finanziari. Mentre Tamali, la mia prima figlia, e Lucy sono state espulse, ma se qualcuno potesse aiutarle potrebbero continuare!
Vi sto chiedendo di poter alleviare la loro sofferenza che deriva dalla mia incarcerazione. Non ho idea di quando riuscirò a riunirmi a loro. Sembra che debba rimanere qui all’infinito.
L’altra problema urgente è quello del sostegno finanziario che può aiutarmi a pagarmi un avvocato. Io sono nel braccio della morte per un’ingiustizia!
Grazie veramente!


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il suo caso
17 Novembre 1993 fu arrestato per furto e tentato omicidio.
Webby si dichiarò innocente di questo crimine.
Una delle persone venne arrestata e rivelò come erano andati i fatti, ma gli altri amici che parteciparono al furto pensando che Webby sarebbe stato rilasciato presto, non confessarono tutta la verità.
12 Maggio 1995 Webby venne condannato a morte.
Webby conferma nuovamente sotto Dichiarazione la propria innocenza.
Rimase in attesa 19 mesi in "reserved judgement" alla Corte Suprema e nel Dicembre 1996 fu chiamato per la sentenza.
Erano in 43, ma lui fu il solo che non venne convocato, finchè non reclamò.
Venne nuovamente convocata la Corte Suprema poiché i giudici avevano ormai indossato gli abiti usati nelle sentenze sulle questioni civili.
La sentenza fu 18 anni di carcere.
Venne trasferito in una sezione di detenzione a lungo termine dove lavorò come falegname per 2 anni.
Nel 1999 con grande sconcerto degli stessi detenuti venne riportato nel braccio della morte.
Webby fece richiesta che il suo caso venisse rivisto dallo studio legale dell'avvocato Mwanawasa attualmente Presidente dello Zambia.
Gli venne richiesta la somma di 2 milioni e 700 mila kwacha, la moneta locale, pari a circa 700 euro.
Ma nessuno fu in grado di pagare questa somma per la sua difesa legale.


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il suo indirizzo Corrispondere con un detenuto che forse non vedremo mai, in Paesi con difficoltà anche per quanto riguarda il servizio postale, richiede di valutare bene la propria sceltà. Quasi sempre un detenuto ritrova la visione persa o dimenticata della bontà della vita grazie ad una corrispondenza, e talvolta il peso delle sofferenze condivise rischia di andare oltre la propria disponibilità emotiva.
Per questo può essere utile leggere le indicazioni proposte da associazioni attive da anni in questo servizio e che chiariscono quale può essere la strada che si sta per intraprendere:

http://www.santegidio.org/it/solidarieta/carcere/scrivere02.htm
http://www.bpf.org/html/current_projects/prison_program/pen_pal_perspectives.html
http://www.coalit.org/versitalia.html click su "Scrivere ad un condannato"


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Steven Shakala
Steven, un detenuto di Kabwe, ha scritto alcuni mesi fa al Sermig di Torino chiedendo se qualcuno può alleviare la sua solitudine diventando suo corrispondente.
Questa è la sua lettera.


Dear Sir,
I am humbly requesting you People of God to find for me a Christian friend's and families, People who will break out my lonelyness. I have been in death row section for 19 years. All my families and friends are forgotten me, because I have stayed "?" along time in Prison.
I believe most of my families are past away. It "?". I have stayed lond time in prison. I am so lonely. Please, kindly find me people who will make me to have a good faith and look "foreword"?
We are 3 in our case one he was "released?" than. One was executed in 1997 and I was the only one left here in condemned section. Ido not know what will happen to me. But I believe that, by the Grace of God, I shall be one day free from this place.
I shall be very grateful to hear from you soon. Yours lonely prisoner Steven Sakala.

Dear Servant of God,
first, I pass my Christian greetings to you in the might name of our Lord Jesus. I pray that, my letter will find you in good health and good spirit.
Servant of God, I count it has a great "blessing"? for me to find your address. Glory be to almight God who always care for his children. I am a prisoner also here in Zambia. I am on death row for the offence which I commit. My purpose of writing this letter to you is that, I am requesting you to find me Christian friend. My families does not even think that I can do what I have done. I am so sorry for all what I have done.
Would you please kindly find me, people who will make me to feel myself. Each and every time I always think about the same thing: Why I did that because I was blessed by God now which made me to go and commit sin to make me suffer like this? I left only one boy. Who will take care of my children? Who will pay school fees? All this things makes me be worry and become so lonely in this prison. I do not know what will happen because I am still going to court (Supreme).
Servants od God, I shall be greatful to hear from you.


Gli indirizzi di Webby e Steven possono essere richiesti al:
Comitato Paul Rougeau


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Queste sono le fotografie di parenti ed amici che Webby ci ha inviato.
Non abbiamo attualmente una sua foto.
foto


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link

Sito dei Gesuiti e della Commissione Giustizia e Pace dello Zambia
http://www.jctr.org.zm
http://www.ccjp.org.zm/death_penalty.htm

Sito "In Zambia" della Diocesi di Milano
http://www.bsur.it/inZambia/ita/default.asp
Articolo pubblicato da Panorama sulla missione di Nessuno Tocchi Caino in Africa
http://www.panorama.it/mondo/asiaafrica/articolo/ix1-A020001020537

Progetto di supporto della Comunità di Sant'Egidio
http://www.santegidio.org/it/solidarieta/carcere/liberare2.htm


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Uganda
Padre Tarcisio Agostoni opera in Uganda a favore dei condannati a morte.
Per conoscere il suo immenso lavoro:
http://www.korazym.org/news1.asp?Id=7145
http://www.korazym.org/news1.asp?Id=7146


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