L'Arcivescovo di Torino all'Arsenale della Pace

Pubblicato il 08-09-2011

di Redazione Sermig

 

L’ARCIVESCOVO DI TORINO ALL’ARSENALE DELLA PACE


MARTEDÌ 1 LUGLIO 2008 ORE 20.30

La Fraternità della Speranza e gli amici del Sermig accolgono con gioia il Card. Severino Poletto per festeggiare insieme i 25 anni dell’Arsenale della Pace.
Il 2 agosto 1983, Festa della Porziuncola, Ernesto Olivero ed alcuni amici del Sermig entravano per la prima volta nell’ampio cortile del vecchio Arsenale militare.

Da allora, il lavoro gratuito di migliaia di giovani e di volontari ha trasformato una fabbrica di armi in un monastero metropolitano, luogo di incontro per i giovani, di accoglienza per gli uomini, le donne, i bambini del nostro tempo; luogo di dialogo, cultura e spiritualità, dove ognuno può restituire qualcosa di sé. Una casa dove si può ritrovare il silenzio e il respiro del mondo, e dove negli anni milioni di persone hanno aiutato milioni di persone.

Il 10 marzo 2004 il Card. Poletto era stato all’Arsenale della Pace in occasione del riconoscimento della Fraternità della Speranza come Associazione ecclesiale (foto a lato).

L’incontro, martedì 1 luglio 2008, avrà inizio alle ore 20.30 in piazza Borgo Dora e proseguirà nella cappella dell’Arsenale, dedicata a Dom Luciano Mendes de Almeida, dove l’Arcivescovo di Torino celebrerà l’Eucaristia.

Saremo felici di avere con noi amici, volontari e tutti coloro che in questi 25 anni hanno accompagnato e sostenuto il nostro cammino.

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Condivideremo questo momento di preghiera e ringraziamento in comunione con il nostro Pastore, segno dell’unità con la Chiesa di Torino di cui siamo parte e con la Chiesa universale.

Per la ricorrenza dei 25 anni l’Arcivescovo ha indirizzato ad Ernesto Olivero, fondatore della Fraternità della Speranza, la lettera di augurio ed incoraggiamento che pubblichiamo di seguito.

La Fraternità della Speranza



LETTERA CARD. SEVERINO POLETTO AD ERNESTO OLIVERO,
FONDATORE DEL SERMIG


logo cardinale
Carissimo Ernesto,

essendo ormai trascorsi 25 anni da quando l'Arsenale della Pace è diventato la sede del Ser.Mi.G. e ben 44 da quando hai fondato questa preziosa presenza nella Chiesa non solo torinese, ma di tutto il mondo, desidero, come Arcivescovo di Torino, farti giungere una parola che sia insieme di ringraziamento al Signore per le meravigliose opere che ha realizzato attraverso te e i tuoi collaboratori del Ser.Mi.G. e nello stesso tempo di riconoscenza per la tua persona.

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Le vie di Dio sono misteriose e quando il Signore ci chiede di fare delle scelte nella nostra vita dobbiamo riconoscere che il primato dell'iniziativa spetta sempre a Lui. È Lui che ti ha ispirato di fondare il Ser.Mi.G. e 25 anni fa di chiedere e ricevere in dono dal Presidente della Repubblica una struttura che per molto tempo fu un arsenale, cioè un luogo per la fabbricazione di strumenti di guerra, affinché tu lo trasformassi in quello che hai definito "Arsenale della Pace".

La pace è il dono più grande che Gesù ci ha portato sulla terra e che sulla grotta di Betlemme gli angeli hanno proclamato come primizia della nuova alleanza tra Dio e l'umanità che Cristo è venuto a instaurare.

L'Arsenale della Pace quindi, come tutta l'azione del Ser.Mi.G., è soprattutto un'opera di pace. Pace con Dio perché costituisce per te e per quelli che come te si sono consacrati a questa grande e meravigliosa avventura un incentivo a crescere sempre nella fede radicale come quella di Abramo e semplice come quella di un bambino, che ti porta ad essere ogni giorno preoccupato che tutto sia fatto per la gloria di Dio.

Pace però anche con i fratelli perché gli Arsenali della Pace, non solo quello di Torino ma anche quello di San Paolo in Brasile che anni fa ho avuto la gioia di visitare e quello che hai fondato in Giordania, sono segni evidenti dell'amore alle persone più povere e più emarginate che bussano continuamente alla porta del nostro cuore per ricevere un incoraggiamento, un'accoglienza e soprattutto un sostegno spirituale e materiale.

Desidero pertanto sottolineare che la nostra città di Torino, giustamente definita "città della carità" per l'opera dei nostri grandi Santi sociali, come il Cottolengo, don Bosco, il Murialdo, il Cafasso e altri, oggi può mettere come fiore all'occhiello della sua storia anche l'Arsenale della Pace che davvero continua una tradizione di apertura ai poveri, di offerta di speranza ai disperati, di sostegno e accoglienza a fratelli e sorelle, uomini e donne, indipendentemente dalla loro provenienza, dalla loro lingua, dalla loro cultura e dalla loro convinzione religiosa. Questo è un modo per testimoniare il Signore Gesù, rivelatore dell'amore del Padre, il quale ha voluto scegliere te e con te aggregare tanti amici perché foste testimoni della sua presenza e del suo amore.

Vorrei che l'Arsenale della Pace fosse affidato alla speciale protezione della Vergine Consolata, Patrona della nostra Diocesi, che veneriamo nel bellissimo santuario costruito in suo onore secoli fa e che è il cuore spirituale della devozione mariana della nostra città e della nostra Diocesi. Affidare l'Arsenale della Pace e tutta l'attività che in esso si realizza alla speciale protezione della Vergine Consolata significa sentire come missione che voi del Ser.Mi.G. dovete diventare portatori di consolazione, che è dono di misericordia, quella di Dio, ma anche la nostra, verso fratelli che attendono di essere consolati e di ottenere riconciliazione col Signore, con se stessi e con l'umanità.

Caro Ernesto, anche in questa importante ricorrenza delle vostre attività in favore della pace, ti raggiungano l'incoraggiamento, la stima e la riconoscenza dell'Arcivescovo e di tutta la Chiesa di Torino, insieme con l'augurio di puntare sempre "ad meliora" sia come qualità di vita e di testimonianza cristiana che la tua Comunità ci offre, e che è una grande ricchezza per la nostra Chiesa, sia come servizio ai fratelli. Che il Signore continui a benedirti attraverso la protezione materna di Maria, Consolata da Dio e Consolatrice nostra!

Con grande stima e sincera amicizia benedico di cuore te, i membri del "Servizio Missionario Giovani Fraternità della Speranza", che io stesso ho avuto la gioia, quattro anni fa, di riconoscere canonicamente come Associazione ecclesiale, e tutti i tuoi collaboratori.

Con viva cordialità.

Torino, 25 Giugno 2008
Festa di San Massimo, primo Vescovo di Torino

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Severino Card. Poletto

 

 

 

 

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