“Mi ami, tu?”

Pubblicato il 14-08-2012

di Ernesto Olivero

di Ernesto Olivero - Certamente ha avvolto Gesù. Dio nella sua bontà ha voluto, attraverso suo Figlio, lasciare una traccia umana, una fotografia. Ma la bellezza di Dio non si ferma a questo gesto che potrebbe consegnarci qualche certezza in più. “Non cercate tra i morti colui che è vivo”, dicono i due angeli alle donne che di buon mattino si erano recate al Sepolcro con gli aromi per portare a termine la sepoltura. “Non abbiate paura! Voi cercate Gesù Nazareno, il crocifisso.
È risorto, non è qui”. Mi chiedo perché spesso ci ostiniamo a vivere in una cultura della morte, a cercare fra i morti Colui che è vivo. Forse perché abbiamo paura che ci guardi negli occhi e ci chieda: “Mi ami tu?”. Forse perché temiamo di dover lasciare sicurezze, ricchezze e potere? Gesù è vivo, è sempre in mezzo a noi, non in un misterioso incanto, ma visibile, palpabile nell’altro che ho davanti. È Lui che si è scelto l’altro nel più povero, nel carcerato, nell’affamato, nell’assetato, nell’ammalato, nello straniero, in chi è senza lavoro, casa, vestiti… Il nostro Dio non è una teoria, è un fatto concreto.

Si è fatto Amore perché noi diventassimo Amore. Amando il suo volto che si rispecchia nel carcerato e nell’affamato non incontriamo un ricordo, una sensazione, una paura, ma il Vivente. L’incontro con Gesù e l’incontro con il prossimo sono la chiave per la vita eterna. Alla fine della vita non ci sarà giudizio, o meglio il giudizio consisterà nella continuazione della vita che ci siamo scelti. Abbiamo per Amore soccorso quotidianamente? Alla fine della vita saremo nell’Amore. Abbiamo pensato sempre a noi stessi? Non so se basterà invocare: misericordia, misericordia! La nostra epoca è particolarmente lontana da Dio. Ruberie, scandali e violenze coinvolgono anche monasteri, parrocchie, seminari. Di fronte a questo male noi cristiani non dobbiamo né coprire, né scusare.
Dobbiamo fare uno scatto verso la sincerità, la verità, la santità. La gente che ci osserva deve poter dire: ho incontrato un cristiano, ho incontrato Gesù. Ho incontrato un cristiano e ho incontrato la speranza, un buon consiglio, la generosità. Ho incontrato un cristiano e ho incontrato la chiave della vita che mi fa libero. Ho incontrato un cristiano che mi ha dato del tempo senza guardare l’orologio. Non cerchiamo tra i morti Colui che è vivo. Il rinnovamento non sta in un nuovo concilio o in una nuova serie di norme, ma nel desiderio di rinascere.

 

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