Profilo Sermig

SERMIG, UNA STORIA APERTA

La storia del Sermig è una storia di dialogo, di accoglienza, di fede. Una storia fatta di volti e di ideali, quelli che hanno reso possibile, per la prima volta nella storia, la trasformazione di un Arsenale militare in una casa di pace.

Tutto inizia a Torino nel 1964 da Ernesto Olivero, sua moglie Maria ed un piccolo gruppo di giovani impegnati contro la fame nel mondo. Pochi mezzi, ma grandi sogni di pace, fraternità, giustizia, che allargano lentamente la strada.

Il 2 agosto del 1983, il gruppo entra per la prima volta nel vecchio Arsenale militare della Città. La fabbrica di armi delle guerre del Risorgimento italiano, della prima e della seconda Guerra Mondiale è un rudere, ma al di là delle apparenze, c’è qualcosa di grande, la forza di una profezia che diventa presto contagiosa. La riconversione di quel luogo attira e coinvolge centinaia di migliaia di giovani e adulti da tutta Italia e dall’estero. Lavoro gratuito, volontariato e disponibilità. All’Arsenale ognuno porta quel che è e quel che ha: materiali, professionalità, denaro.

Oggi l’Arsenale della Pace è il cuore di una realtà di solidarietà presente in ogni angolo del mondo. 3420 progetti di sviluppo nei 5 continenti, dal Libano al Brasile, dall’Iraq al Rwanda, dalla Georgia al Bangladesh. Oltre 70 missioni di pace nei teatri di guerra più drammatici, che sono valse ad Ernesto Olivero la candidatura al Nobel per la pace da parte di Madre Teresa di Calcutta ed altre personalità.

Povertà lontane, ma anche vicine: i senza fissa dimora, le donne in difficoltà, chi non riesce a trovare un posto per la notte, un pasto, la possibilità di curarsi. È il mondo che bussa alla porta, a Torino, come negli altri due arsenali nati nel corso degli anni: l’Arsenale della Speranza a San Paolo in Brasile con 1200 uomini di strada accolti ogni giorno e l’Arsenale dell’Incontro a Madaba, in Giordania che accoglie alcune centinaia di bambini disabili sia cristiani che mussulmani.

Le carità del Sermig non si fermano, abbracciano sempre nuove sfide: cooperative di produzione e lavoro in Italia e all’estero, filiere commerciali virtuose, energie rinnovabili e tecnologie ecocompatibili, un condominio solidale. E ancora, un “oratorio” a cielo aperto e un asilo nido e una scuola dell’infanzia che si occupano anche delle famiglie per costruire integrazione attraverso l’educazione.

I giovani hanno incrociato la strada del Sermig sin dagli inizi e continuano a farlo. Ernesto Olivero e i suoi ne incontrano ogni anno decine di migliaia per incoraggiarli a diventare protagonisti della propria vita. Per loro e con loro nascono l’accademia musicale e il centro di produzione musicale del Laboratorio del Suono, la Scuola per Artigiani Restauratori, l’Università del Dialogo (cicli di incontri sulle sfide del nostro tempo), il mensile Nuovo Progetto e i siti web, gli Appuntamenti Mondiali dei Giovani della Pace. L’ultimo a Padova il 13 maggio 2017 ha visto la presenza di 60.000 giovani, il prossimo sarà a Bergamo l’11 maggio 2019.

Insieme ai giovani, il Sermig continua a ricercare un senso per la vita di ciascuno e la via per un mondo migliore. Con un desiderio di fondo: avvicinare ogni uomo, ogni donna all’incontro con Dio incarnandone il volto più vero, quello dell’amore. Al di là delle opere, è la preghiera continua impastata con la vita il punto di forza del Sermig, diventato anche una fraternità nel mondo e nella Chiesa, la Fraternità della Speranza, composta oggi da famiglie, giovani e consacrati, sacerdoti.

DAL 1964 AL SERVIZIO DELLA PACE…

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