Come fare

Pubblicato il 01-01-2022

di Gianfranco Cattai

Mi scriveva alcuni giorni fa il professor Massimo Foti, amico di Giorgio Ceragioli, colleghi al Politecnico di Torino: «Lunedì ho seguito la prima lezione del corso per l'ecologia integrale (nota: si tratta del corso nazionale on line "Vivere l'ecologia integrale nelle diocesi e sui territori. Pratiche e politiche di cambiamento e speranza per uno sviluppo sostenibile" promosso da Focsiv insieme a Caritas Nazionale e Fondazione Lanza). Ben preparato e ben condotto. Avevo fatto un po' di propaganda qui al corso. Mi fa piacere trasmetterti il messaggio che mi ha inviato Raffaele, un giovane della mia parrocchia di Caltagirone ». «Carissimo professore, Sono davvero contento di aver aderito a questa iniziativa. Ho proposto il corso anche a due amici, nonché educatori della parrocchia. Anche loro sono rimasti meravigliati per l'iniziativa e, come me, hanno effettuato il pagamento per l'iscrizione.

A fine corso, vorremmo infatti proporre qualcosa al nostro gruppo parrocchiale, in modo tale da divulgare ed estendere il messaggio della Laudato si', seminando una speranza, con l'augurio di creare la massa critica necessaria per portare al cambiamento radicale necessario vista l'urgenza della crisi del nostro pianeta. Non finirò mai di ringraziarLa per avermi messo a conoscenza di questa fantastica iniziativa, o come Noi amiamo dire: "un'esperienza di conversione per la cura dell'ambiente". Per quanto riguarda il punto sull'avere anche a Sant'Anna un circolo Laudato si', sarebbe davvero meraviglioso.

Quando fa più comodo a lei, ne potremmo parlare di persona e scambiarci qualche idea al riguardo». In queste righe quanti insegnamenti! Innanzitutto il dovere di offrire le opportunità. In secondo luogo constatare ancora una volta la voglia di mettersi in gioco dei giovani. La terza quella di dare concretezza all'enciclica Laudato Si': imperativo se vogliamo rispettare il Creato. Ancora, come scrive Massimo: «Fino a un paio di anni fa questi bei programmi in videoconferenze erano riservati ai big. Uno dei pochi benefici che ci ha portato la pandemia! Chissà se ci saranno delle trasmissioni in diretta dalla settimana sociale di Taranto?».

Infine una constatazione: sarà vero che fa più rumore un albero che cade che una foresta che cresce ma è assolutamente vitale che ci adoperiamo per rendere evidente, comunicare, dare consapevolezza agli italiani riguardo all'energia profusa da tanti per un progetto culturale finalizzato al bene comune. Anche per combattere certe penne e certi quotidiani che si dedicano con sistematicità a vendere paura e destabilizzazione!
Se l'Italia, come spesso ci dice il presidente Mattarella, è un Paese ricco di esperienze positive onore al merito a quanti si adoperano per darne visibilità: da questo periodico ad Avvenire, al Corriere della Sera – Buone Notizie…


Gianfranco Cattai
NP ottobre 2021

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