Storia e memoria
Pubblicato il 07-12-2022
Lo storico Gianni Oliva e la scrittrice italo-bosniaca Elvira Mujcic sono stati i protagonisti del nuovo incontro dell’Università del dialogo Sermig, in programma martedì 5 dicembre negli spazi dell’Arsenale della pace di Torino. Tema della serata, “Storia e Memoria”. La memoria come tesoro da custodire e condividere, la storia come maestra, ma anche il rischio di usare il passato come una clava e strumento di lotta politica.
Il conflitto in Bosnia è una guerra dimenticata. Io e mia mamma siamo partite prima dell’assedio, andando prima in Croazia in un campo profughi, poi in Italia, a Brescia, mentre mio padre e mio zio sono rimasti là, sono tra gli 8mila scomparsi a Srebrenica. Dopo non sono potuta tornare in Bosnia perché con gli accordi di Dayton l’area è stata data ai Serbi. Per quanto riguarda la mia esperienza, io non ho voluto rimanere inchiodata nella trappola della memoria. Non volevo ripetere continuamente una testimonianza. La scrittura mi permette di rielaborare la memoria che, a sua volta, mi permette di rielaborare e avere un dialogo con il passato. Un’esperienza come Srebrenica può affossarti se non riesci ad andare oltre alla semplice testimonianza, io ho desiderato sviluppare una memoria che trasformasse in positivo quello che avevo vissuto, per me e per gli altri. (Elvira)
La storia non è oggettiva, il passato lascia segni, documenti, monumenti che interrogano il presente. Benedetto Croce ed Ernst Bloch ci ricordano come il presente sia decisivo per dare un senso al passato. La storia è fatta da persone serie che cercano risposte studiando i documenti, non il contrario. L’uso politico della storia è possibile perché la storia è stata fatta non seriamente. In Italia non si è fatto i conti con il fascismo, ci siamo scoperti subito dopo tutti antifascisti... In realtà dimentichiamo come gli italiani siano stati coinvolti dal fascismo e che questo ha avuto un reale consenso, non abbiamo fatto i conti con le corresponsabilità in grandi avvenimenti come il terrorismo. Quanto siamo stati corresponsabili? Occorre capire perché le cose succedono, non dare ragione, condannare, assolvere. (Gianni Oliva)
Gianni Oliva, torinese, studioso della storia italiana del ‘900 e dei suoi aspetti meno indagati e più controversi, dalla tragedia del confine nordorientale agli anni di piombo.
Elvira Mujcic ha vissuto a Srebrenica, in Bosnia, fino all'inizio della guerra, nel 1992. Testimone con la sua famiglia del genocidio avvenuto in Europa dopo la seconda guerra mondiale. In Italia è diventata scrittrice e traduttrice.
Un ampio resoconto dei loro interventi sarà pubblicato a breve sul numero di gennaio della rivista mensile del Sermig, NP-Nuovo Progetto.
Foto: R. Bussio