I LIBRI DEL DIALOGO
ERO l'UOMO DELLA GUERRA
La mia vita da fabbricante di armi a sminatore
VITO ALFIERI FONTANA
ex produttore di mine e sminatore
ANTONIO SANFRANCESCO
giornalista
sabato 18 novembre ore 18
Arsenale della Pace - Torino
link dell'evento
live.sermig.org/EroLuomoDellaGuerra
COMUNICATO STAMPA
ERO L’UOMO DELLA GUERRA
Al Sermig la presentazione del libro di Vito Alfieri Fontana
sabato 18 novembre – ore 18.00 – Arsenale della Pace Torino
Da produttore di mine antiuomo a sminatore: in mezzo la complessità di ogni cambiamento, lo slancio di una conversione, la fatica di un nuovo inizio. È la vita di Vito Alfieri Fontana raccontata nel libro “Ero l’uomo della guerra”, scritto insieme al giornalista Antonio Sanfrancesco.
Gli autori lo presenteranno sabato 18 novembre alle ore 18.00, all’Arsenale della Pace del Sermig di Torino. L’ingresso è libero fino ad esaurimento dei posti con diretta streaming sui profili Facebook e Youtube del Sermig.
Racconta Vito Alfieri Fontana: “Ho progettato, costruito e venduto due milioni e mezzo di mine antiuomo. Ne ho tolte migliaia, per quasi vent’anni, tutte lungo la dorsale minata dei Balcani, dal Kosovo alla Serbia fino alla Bosnia, rimettendo in funzione abitazioni, scuole, fabbriche, terreni agricoli, acquedotti e stazioni ferroviarie. In queste cifre si racchiudono, simbolicamente, le due vite che ho vissuto. Dal punto di vista numerico, il bilancio è impari. Da quello della mia coscienza pure, perché il male compiuto resta. Per sempre”.
IL LIBRO
Per la prima volta un ex fabbricante di armi, che nella sua carriera ha progettato e venduto due milioni e mezzo di mine antiuomo, racconta senza reticenze le due vite che ha vissuto: da fabbricante di strumenti bellici a operatore umanitario.
È la storia vera di Vito Alfieri Fontana che per oltre vent’anni, alla guida dell’azienda di famiglia, ha progettato e prodotto mine vendendole in diversi Paesi del mondo. Poi, nei primi anni Novanta, il figlio gli chiede: «Ma tu, papà, sei un assassino?», innescando – in parallelo con l’avvio della Campagna internazionale per la messa al bando delle mine antiuomo, guidata in Italia anche da Gino Strada – una lacerante conversione personale che lo porta a cambiare vita. Nel 1993 Fontana decide di chiudere con l’azienda di famiglia; nel 1997 va a Oslo come consulente della Campagna accanto all’attivista statunitense Jody Williams, che per questo impegno riceverà il Nobel per la pace. Due anni dopo comincia la sua seconda vita. Con l’Ong Intersos inizia il suo impegno di sminatore nei Balcani, per permettere alle popolazioni appena uscite dalla guerra un ritorno alla normalità. Una vicenda drammatica che, a partire dal racconto in prima persona di una vita eccezionale, interroga ciascuno sulle responsabilità dei singoli rispetto ai fatti della Storia.