Progetto “Testimoniare senza Compromessi”

Pubblicato il 12-06-2012

Sviluppo agricolo per servire la comunità

Paese: Myanmar
Partner: Diocesi di Hakha
Località: Hakha
Periodo: 2008-2012 e a continuare

Contesto: Myanmar, la Birmania, è oggi un luogo senza prospettive, da cui molti scelgono di fuggire, anche a rischio della vita. Se manca la speranza di una vita migliore – semplicemente più stabile, dove il lavoro dia vita e la protegga – allora dalle campagne si fugge nelle città, dalle città come profughi nei Paesi vicini, accolti ma anche molto sfruttati e sempre senza prospettive in una lotta con altri poveri.
La speranza è nelle persone, nella fede che le anima e che permette loro di vivere valori autentici anche nella sofferenza. Questa resta una terra che vive intensamente una spiritualità. Quella buddista è fortemente radicata nella gente, ed è elemento profondo di identità della maggioranza della popolazione del Paese. Uno spirito pacifico ma che ha dato spesso prova del suo coraggio. In una buona tolleranza, convive oggi con religiosità diverse cui hanno aderito soprattutto le diverse etnie minoritarie, che abitano zone più decentrate, impervie, e remote. I cristiani – battisti, metodisti, anglicani e cattolici -, complessivamente sono intorno all’8% della popolazione – 3 milioni di cui 650.000 cattolici, e appartengono quasi completamente al mosaico delle diverse minoranze etniche. Nel 1966 tutti i missionari cristiani vennero espulsi; ma, nonostante l’isolamento, le restrizioni, la mancanza di risorse, la Chiesa locale si è radicata ed è maturata. Benché vi sia formale libertà religiosa, il proselitismo di fatto non è ammesso nei confronti della religione maggioritaria; così come i cristiani, benché ben preparati, non accedono a posti di elevata responsabilità. Il ruolo da giocare è dunque nell’essere esempio e stimolo per la nazione, anche superando le barriere, le chiusure, i conflitti, tra genti di diverse origini etniche.

Obiettivi: ”Per noi cristiani l’evangelizzazione passerà attraverso la testimonianza, è questa che conta, per il nostro popolo. Noi cristiani siamo una minoranza, ma dobbiamo essere il sale della terra e la luce del mondo. Dobbiamo essere un buon lievito, un buon pane. Questa è la nostra preghiera e la nostra speranza”. Nelle parole di Mons. Felix Lian Khen Thang lo spirito che anima la vita della sua Diocesi, ad Hakha. Vogliamo sostenere questo spirito; e la vita che anima nella gente. Vita molto semplice di gente che cerca, giorno per giorno, con pazienza e sacrificio, un suo futuro, in uno scenario molto difficile.
Per fare questo vogliamo intervenire a favore dello sviluppo agricolo della regione attraverso l'acquisto di terreni da adibire a coltivazioni di riso, fagioli e prodotti orticoli, per averne sostentamento, opportunità di lavoro, e in parte ricavi dalla vendita.
Il desiderio è però non solo di assistere ma anche quello di poter contribuire ad una azione di sviluppo sociale, di scolarizzazione,  valorizzazione dei poveri, che possa ridare prospettive ed evitare lo sfaldamento delle comunità.

Realizzazioni:  
- acquisto e messa a coltura 7 ettari nella zona del villaggio di Namonta
- studio e realizzazione di opere di irrigazione (canali, opere idrauliche)
- studio per avvio progetti di piscicoltura

La prospettiva è di poter ancora proseguire questo programma di intervento, tempestivamente e con attenzione: la terra è oggi oggetto di grande interesse da parte di investitori/speculatori esteri, dei Paesi vicini. E, accanto a ciò, poter partecipare alle iniziative a favore della neo costituita Diocesi di Kalay, segno di volontà di valorizzare le comunità cristiane, in larga parte tra le più povere del Paese.

Erogazioni: 5.600

Beneficiari: Le opere della Chiesa locale per l’assistenza ai più abbandonati, le comunità nei villaggi delle campagne.

 

 

 

 

 

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