GUINEA CONAKRY

Pubblicato il 30-04-2021

DONNE PER IL FUTURO

In una generalizzata situazione di dura povertà, una presenza fedele, con intelligenza genera qualcosa di nuovo partendo dalle donne. Scuole, dispensari, laboratori, mulini, in città e villaggi. Camminando si apre cammino.

Progetto attivo dal 2012, e a continuare

Ci sono angoli del mondo dove eventi e situazioni hanno rallentato la storia, sospeso l’evoluzione della comunità. Gli europei che dal 1400 si sono avvicendati sulle coste dell’Africa Occidentale hanno distrutto la vivace rete di commerci locali, per carpirne le risorse, e sviluppandone piuttosto uno particolare: quello degli schiavi. Per la Guinea, la decolonizzazione poi è  stata un trauma, nello scenario di un mondo diviso dalla ‘guerra fredda’. L’esito è stato la nascita nel 1958 di un regime autoritario, isolazionista, e con una economia largamente statalizzata. I governi militari si sono esauriti solo pochi anni fa; la situazione è ancora incerta, con una debole maturazione della società civile. Ancora una volta il paradosso di un Paese ricco – secondo produttore mondiale di bauxite, poi ferro, diamanti, terre fertili - in cui si vive una dura povertà – agli ultimi posti in termini di Sviluppo Umano, e 54 anni di speranza di vita alla nascita. Il lavoro offre la sopravvivenza, ma a prezzo di estenuante fatica. L’appartenenza religiosa della sua gente è in forte prevalenza musulmana, che finora ha saputo però convivere positivamente colla minoranza cristiana.

 

SEMPLICEMENTE FEDELI

Qui abbiamo incontrato le Soeurs de Nôtre Dame de la Guinée, una piccola congregazione locale che lavora con buona volontà, intelligenza, e confidando nella Provvidenza… espressione di una Chiesa piccola ma molto aperta al servizio della gente, ascoltata e benvoluta. Negli anni abbiamo sostenuto il loro lavoro soprattutto nella zona della capitale, con carichi di materiali e attrezzature, aprendo laboratori di sartoria, sostenendo le loro scuole, e realizzando un pozzo per una di esse e per il quartiere dove si trova. Una particolare richiesta delle suore è stata quella di offrire un appoggio alla nascente presenza della UCAO - Università Cattolica dell’Africa Occidentale, che a Conakry ha avviato alcune facoltà. Con un ampio lotto di decine di computer e server sono state ampliate le attrezzature della facoltà di Informatica. Un contributo per poter offrire, non solo ad una èlite, formazione più efficace e orientata all’imprenditorialità, per il bene comune.

 

MACINARE SVILUPPO

Ma le Soeurs sono presenti anche  in zone più remote, come il villaggio di Ourous, nel nord-ovest. Dove ne sosteniamo la presenza e il dispensario da loro gestito. La Parrocchia di Ourous ha compiuto i suoi primi 100 anni, ed è un centro di fiducia per la gente del territorio, un centinaio di piccoli villaggi. Per i cattolici, e anche i non cattolici, che partecipano ampiamente, in un soffio di piacevole normalità. Insieme si è lavorato su un programma per migliorare le condizioni di vita, partendo dalle attività agricole, quasi unica fonte di sussistenza per tutti. E dal lavoro delle donne, come sempre l’anello forte della famiglia e della comunità, sommerse di responsabilità e duro lavoro, ma insufficiente ruolo decisionale.

Per dare impulso alla coltivazione, migliorando sicurezza alimentare e reddito delle famiglie, ma riducendo nel contempo la dura fatica delle donne e liberandone tempo prezioso, si sta seguendo uno schema ben collaudato. E’ stato installato un primo mulino, destinato alla produzione di pasta di arachide; l’arachide è una delle principali coltivazioni, anche su terreni aridi, e la pasta alimento di buon valore nutrizionale. La sua gestione è pienamente sostenibile: centinaia le utenti, il costo del servizio è del tutto alla portata, e copre carburante, manutenzione, e salario di un addetto; con un piccolo margine per l’ammortamento.

Visto il buon esito, è stata la volta di una decorticatrice per il riso. Altro alimento essenziale molto coltivato nel territorio; è altrimenti paziente compito delle donne al mortaio liberare il chicco essiccato dallo strato esterno, ottenendo riso integrale, adattoì al consumo. Ora ci sono eccedenze da commerciare… A completare poi la disponibilità di lavorazioni, un mulino per il Fonio, cereale locale molto diffuso. La comunità è in festa; ancora di più perché coi ricavi le donne di loro iniziativa hanno acquistato un quarto elemento per avere una farina fine.

Un impianto fotovoltaico inviato alla Parrocchia, aiuterà nelle celebrazioni e per potersi incontrare la sera.

Se sarà possibile, altri passi seguiranno; microallevamenti, piscicoltura, produzione di sapone, e così via.

 

Associazione Sermig Re.Te. per lo Sviluppo – Arsenale della Pace, Piazza Borgo Dora 61 Torino

IBAN: IT29 P030 6909 6061 0000 0001 481   Banca Intesa SanPaolo

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