Da cosa, nasce cosa!

Pubblicato il 21-06-2023

di Mauro Palombo

Non è un tempo facile per il Burkina Faso. Un Paese esteso ma non molto popolato, terra di emigrazione verso le nazioni a sud. In termini di indicatori di sviluppo umano, langue ancora nelle ultime posizioni, con una speranza di vita sotto i 60 anni, e insicurezza alimentare che grava su quasi metà della sua gente, assai giovane.

Dopo altalenanti esperienze politiche, con lunghi periodi di governi autoritari e sempre esposto a pesanti influenze degli ex colonizzatori, si vive da diversi anni in un particolare clima di insicurezza per la vasta e cruenta insorgenza di islamisti ai suoi confini; che oltre a portare guerra e milioni di sfollati, ha recentemente esasperato l’instabilità politica, con una successione di colpi di stato militari.
Ma non si rinuncia a fare il nuovo, nonostante tutto. Il Burkina continua a restar denso di iniziative per promozione della vita delle persone, e delle comunità; tra l’azione dei cooperatori, e quella di tante associazioni locali. Un esempio, il progetto del “frigorifero solare” realizzato assieme ai Fratelli della Sacra Famiglia (FSF) – con la loro rete di scuole e centri di formazione professionale, e il loro deciso impegno –, opportunità di una presenza Sermig più diretta, dopo l’appoggio dato negli anni a varie altre iniziative.
Da cosa nasce cosa, e, grazie a quell’incontro, ora ci troviamo impegnati con entusiasmo da una parte a dar seguito a quella buona esperienza, contribuendo a strutturare la produzione locale, dall’altra a percorrere altre opportunità.

Dal lavoro in loco di un amico agronomo è nato il progetto per la realizzazione di una “incubatrice per uova” alimentata da solare termico. Tra poco, i primi prototipi verranno sperimentati nei centri dei FSF; dopo una formazione in Italia di due tecnici burkinabé, altri verranno realizzati assieme, per poi avviarne in autonomia la produzione locale. Per la scuola è una nuova opportunità di formazione, e di lavoro; mentre potrà essere una risorsa per le comunità rurali, in genere prive di accesso all’energia elettrica, per avviare allevamenti di pollame da carne o ovaiole. Generazione di reddito e disponibilità di alimenti a condizioni abbordabili, di cui c’è grande domanda.
Qui, come ovunque in Africa, davvero essenziale poter disporre della professionalità di buoni tecnici, ancora troppo pochi... Importante ampliare le possibilità di formazione professionale e dei laboratori; al momento, un tema in sviluppo è quello dell’idraulica, in particolare applicata al pompaggio di pozzi. Altro punto da approfondire è la possibilità di lavorare come materia prima seconda, la plastica raccolta e riciclata da cooperative che coinvolgono in questa attività un gran numero di poveri.

Particolarmente interessante è il progetto dei FSF per la realizzazione a Jamboai, nel nord del vicino Ghana, di un nuovo Centro di Formazione Agricola; che realmente può portare un cambiamento per la gente del territorio, alla ricerca di migliori condizioni di vita. Coinvolte per prime sono famiglie, alle quali è messo a disposizione del terreno e delle strutture, per sviluppare assieme la capacità di migliorare la produttività, uscendo dalla pura sussistenza, producendo un surplus da trasformare, o commercializzare, aprendo opportunità di accedere al mercato in modo equo. Anche con nuove tecniche, introducendo l’apicoltura.
Ancora una volta, relazione, sostegno, scambio di competenze, esperienze e realizzazioni tecniche, per dare forza a nuovi percorsi.


Mauro Palombo
NP marzo 2023

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