Mercoledì 1 maggio

Buona giornata è Mercoledì!

Nella porzione di Bibbia che ho letto oggi,
mi sono fermato dove la Parola di Dio
racconta di chi ama circondarsi
di persone consenzienti.
Questo, in verità, non l’ho fatto mai.
Ho sempre cercato di avere intorno
amici che mi contraddicevano,
che mi mostravano punti di vista diversi dal mio,
e così mi aiutavano a correggere le mie idee.
E me stesso.
Ringrazio Dio per avermi dato
amici sinceri e scomodi.
E ringrazio il Signore per essere stato sempre
consapevole che tutti i guai
nascono dalla pretesa di avere sempre ragione.

Ci affidiamo a Maria:

Maria 
è dai giovani che parte il futuro, 

i giovani possono prendere 
il buono del passato 
e renderlo presente
nei giovani sono seminati
la santità, l’intraprendenza, il coraggio.
Maria Madre dei giovani
coprili con il tuo manto,
difendili, proteggili dal male
affidali a tuo Figlio Gesù
e poi mandali a dare speranza al mondo. Amen
 
Buona giornata, vi voglio bene. 
Buona giornata, ti voglio bene. 
E il bene se è bene, è per sempre. 
Il mio, il nostro è per sempre. Buona giornata.

Ernesto Olivero


 
   Il sì come Maria, senza condizioni


Il tempo della fragilità

La Fraternità è caratterizzata
da una profonda umanità
verso gli amici
che attraversano il tempo della fragilità
fisica, psicologica, spirituale;
sono provati da malattie,
raggiungono la vecchiaia,
sono consumati dal servizio prestato.
Cerchiamo di accettare
il tempo della nostra fragilità
guardando a Gesù sulla croce e come Lui
ci lasciamo condurre dallo Spirito
nel fare la volontà del Padre
con le poche forze che abbiamo,
e con il desiderio di restare fedeli.
Vicino a noi, come vicino a Gesù,
c’è Maria, Sua e nostra Madre.
In questo tempo
nessuno può essere abbandonato
a sé stesso o allontanato dalla Fraternità.
Teniamo sempre aperto il nostro cuore
e la nostra intelligenza
per trovare modi adeguati di accoglierci.
L’amore fraterno, l’amicizia che ci lega,
il volerci bene, non possono venir meno
nei momenti di difficoltà.
E quando la morte porta alla Vita
uno di noi della Fraternità,
il fratello o la sorella
che raggiungono la casa del Padre
continuano ad essere presenti,
quasi abitassero un Arsenale in Cielo.
Nella comunione continuiamo
a lottare perché ci sia più amore di Dio
e più giustizia tra gli uomini,
continuiamo a desiderare
cieli e terra nuova.

« E vidi un cielo nuovo e una terra nuova: il cielo e la terra di prima infatti erano scomparsi e il mare non c’era più. E vidi anche la città santa, la Gerusalemme nuova, scendere dal cielo, da Dio, pronta come una sposa adorna per il suo sposo. Udii allora una voce potente, che veniva dal trono e diceva: Ecco la tenda di Dio con gli uomini! Egli abiterà con loro ed essi saranno suoi popoli ed egli sarà il Dio con loro, il loro Dio. E asciugherà ogni lacrima dai loro occhi e non vi sarà più la morte né lutto né lamento né affanno, perché le cose di prima sono passate » (Ap 21,1-4).

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