All'ingresso dell'Arsenale
Pubblicato il 30-09-2022
All’ingresso dell’Arsenale dell’Incontro, proprio accanto alla porta, ci sono le foto di Maria Teresa, andata improvvisamente in Cielo nel 2006 dopo un giorno di presenza qui in Giordania, e di Maria Olivero, che l’ha raggiunta accanto al Padre il 4 maggio di tre anni fa.
Sono lì a ricordarci che questa casa è custodita e benedetta in ogni momento da tanti amici in terra, ma anche e soprattutto dal Cielo.
Ci ricordano anche che la chiave di tutto è cercare ogni giorno con la forza dello Spirito di essere madri e sorelle tra noi anzitutto, le une per le altre nella Fraternità, e poi a cascata per ogni persona che varca la soglia dell’Arsenale. Sono lì a testimoniarci che non c’è prova o sofferenza che ci possa separare dall’Amore di Dio e – anzi – se lo lasciamo entrare proprio lì dove tutto sembra perduto, lì – proprio lì – nasce la Vita. Lì è Pasqua ogni giorno.
Qualche giorno fa dal centralino dell’Arsenale vediamo entrare una mamma con la sua bambina di quattro o cinque anni. Era la prima volta che veniva, si guarda intorno, osserva le foto di Maria e Maria Teresa e dice alla figlia: «Guarda, sorridono!». E poi aggiunge: «Ripeti con me: cosa fanno queste due signore? sorridono». Capiamo, prima ancora di parlare con loro, che sono venute per un possibile inserimento nel servizio di logopedia e la mamma cerca di stimolare la figlia a parlare, facendole prendere familiarità con il posto nuovo in cui si trova.
La bimba non spiccica parola, ma sorride a sua volta e insieme alla mamma continua a guardare le due foto.
Quando ci avviciniamo per salutarle sono loro che sorridono a noi.
Ad accoglierle e a farle sentire a casa, in un “posto buono” ci hanno già pensato Maria Teresa e Maria. Quella mamma e la sua bambina non avevano la più pallida idea di chi fossero, ma è bastato il loro sguardo nella foto.
A noi il compito di continuare a farle sentire accolte, a casa, nel quotidiano, un giorno dopo l’altro.
E come loro ogni persona che avviciniamo o che ci avvicina.
Che il momento difficilissimo che stiamo vivendo sia davvero un tempo in cui non perdiamo nessuna occasione per continuare a sfiorare con il Bene tutte le vite che incontriamo e avviciniamo, per sfiorare gli uni le vite degli altri nelle nostre famiglie, nelle nostre comunità.
Con la semplicità dei piccoli gesti, piccoli ma essenziali, come quelli di una mamma per il suo bimbo.
Perché a tanti capiti di poter dire come ha fatto quella mamma con sua figlia: «Guarda, ti sorride!».
E questo accade se davanti a te non trovi un sorriso o uno sguardo di convenienza, ma il sorriso e lo sguardo pieno di chi ti sta dicendo senza parole, con la vita: «Ti voglio bene, sentiti amato!».
Grazie Maria e Maria Teresa, che dal Cielo continuate a dirlo ogni giorno a noi e a chiunque vi guarda. Vi seguiamo!
Arsenale dell'Incontro
NP Maggio 2022