Vite preziose

Pubblicato il 30-08-2023

di Arsenale dell’Incontro

Qualche tempo fa abbiamo accolto una giornalista di TV2000 che ha scelto di raccontare la nostra esperienza all’interno di un documentario realizzato in occasione della Pasqua. Il filo rosso che ci è stato proposto era quello dell’acqua come fonte di vita. Per noi è stata l’occasione per guardare la dimensione “pasquale” che è presente nella missione e nel servizio che viviamo.

La Giordania è uno dei Paesi del mondo in cui l’acqua è più scarsa, ogni goccia è preziosa. Anche noi negli anni ci siamo attrezzati con taniche per la raccolta dell’acqua piovana, filtri per i rubinetti, irrigazione a goccia ... perché nulla vada sprecato.
Per contro la terra è molto fertile, sa ben sfruttare ogni millilitro del poco
che le viene donato.
Basta un tubo dell’acqua rotto lungo la strada a far nascere l’erba nella terra circostante, una giornata di pioggia perché spuntino piccole piante nelle crepe dell’asfalto.

Questo per noi è un bel segno anche del servizio che facciamo qui: l’immagine del fiore che fiorisce nel deserto ci ricorda che qualsiasi goccia di acqua, di vita che riusciamo a portare davvero può germogliare nelle persone che la ricevono.
Essere insieme famiglia per chi bussa alla porta dell’Arsenale è come una piccola fontana d’acqua fresca in un terreno assetato. In un luogo deserto ne vedi tutta l’urgenza e l’importanza, e questo spinge a tirarsi su le maniche (fisicamente ma soprattutto nel cuore) e a provarci ogni giorno con il poco che abbiamo, con le nostre fatiche ma anche tutta la nostra fede.

Quest’anno sono 20 anni che come Sermig siamo presenti in modo stabile
in Giordania con una Fraternità che vive qui. Quando siamo arrivati c’era ancora poca consapevolezza e tanta chiusura riguardo alla disabilità, ma iniziava a nascere il desiderio di creare percorsi di accoglienza e di integrazione. Per noi è stato molto bello metterci a disposizione di questo desiderio. Attraverso i servizi che l’Arsenale offre, cerchiamo di tirar fuori da ognuno la bellezza che ha dentro. È molto bello vedere come ciascuno riesca nel tempo a entrare in un’armonia nuova: molti quando arrivano sono timidi e chiusi, difficilmente si riesce a comunicare ... e man mano – anche attraverso le attività manuali e ludiche che spaziano dall’arte all’agricoltura, dal mosaico alla musica – prendono confidenza con sé stessi e con gli altri e riescono a esprimere e a comunicare, ciascuno a modo suo, quello che sentono e quello che sono. I loro cambiamenti ci commuovono. Sono loro, apparentemente i più piccoli e i meno “capaci”,
a farci toccare con mano che rinascere è possibile.
E ci interrogano ogni volta che a noi sembra di non poter cambiare, ci mettono in discussione nel nostro non saper a volte comunicare e comunicarci.

Guardando la vita dell’Arsenale ci è venuto da dire che in fondo è un po’ come se ci venisse regalato di vivere ogni giorno un’esperienza pasquale. Ogni giorno quelle vite
che tu ti aspetti “poco vitali” sono lì a testimoniarti quanta vita hanno dentro. Ogni giorno ci alziamo con il desiderio che la sofferenza che incontreremo e accoglieremo sia una strada verso la risurrezione. Perché c’è una vita nuova che entra nella vita di ognuno nella misura in cui si sente accolto, amato, desiderato e atteso così com’è. Questa è anche l’esperienza personale che abbiamo vissuto e viviamo noi: i momenti di ripartenza più grandi avvengono quando ti senti amata perdutamente così come sei e per quello che sei,
non per quello che pensi
di dover essere.
È questo amore che fa sì che la tua vita possa rinascere.

Ringraziamo molto per questa occasione che ci ha fatto guardare il nostro quotidiano con occhi risorti. Che la nostra terra arida si lasci sempre visitare e irrigare dall’Acqua Viva della Pasqua, perché il Signore possa far germogliare in noi ogni giorno
la Sua vita nuova.


Arsenale dell’incontro
NP maggio 2023

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