Italia: PER CHI BUSSA ALLA PORTA DELL’ARSENALE
Pubblicato il 11-08-2012
PAESE
Italia Torino 
PROGETTO
Per chi bussa alla porta dell'Arsenale
PUNTI DI FORZA
1. una casa aperta 24 ore su 24;
2. non la chiusura in un ghetto, ma l'inserimento in una casa e in una famiglia che ha il respiro del mondo;
3. un metodo per accogliere collaudato e maturato lungo gli anni, fondato sulla reciprocità di diritti e doveri e sul dialogo;
4. al centro non è il problema, ma la persona nella sua interezza di bisogni materiali e spirituali.
DESCRIZIONE DEL PROGETTO
Dal 2 agosto 1983, giorno del nostro ingresso nell'ex arsenale militare di Torino, ogni giorno la porta dell'Arsenale della Pace è aperta per l'aiuto a quanti, italiani e stranieri, attraversano un tempo di difficoltà. L'Arsenale sorge in un quartiere dove emarginazione, intolleranza, povertà non sono solo parole. Una realtà che ci ha spinto ad interrogarci e poi, per esigenza d'amore, ad aiutare qualsiasi donna o uomo che, con sincerità, voglia uscire da qualsiasi situazione di degrado, purché accetti un metodo e una famiglia. L'attenzione a queste persone spinge la Fraternità del Sermig e i volontari a cercare risposte concrete ai bisogni di ciascuno. Grazie all'aiuto di centinaia di volontari, all'Arsenale della Pace sono nati:
- Centro Come Noi: accoglienza notturna per donne e uomini in difficoltà e residenziale per vittime della tratta, donne sole con bambini, rifugiati, anziani, malati. Da quando è stato aperto a oggi sono state offerte 1.500.000 notti di ospitalità, 2.400.000 pasti. Vi operano 250 volontari. Finalità dell'accoglienza è il reinserimento nella vita sociale accompagnando ciascuno in un percorso che porti a raggiungere autonomia e indipendenza effettiva, anche dal punto di vista abitativo e lavorativo. All'interno delle strutture del Sermig adibite all'accoglienza residenziale i volontari si alternano 24 ore su 24. Gli ospiti hanno la possibilità di vivere la propria autonomia, ma allo stesso tempo possono partecipare alla vita comunitaria del Sermig sperimentando la dimensione di "famiglia allargata", condividendo, se lo desiderano, momenti di socializzazione con chi vive all'Arsenale e con chi lo frequenta.
- Poliambulatorio medico "Giovanni Paolo II": servizio di assistenza sanitaria a persone disagiate. Ad oggi sono state offerte 147.000 visite mediche e sono state aperte 39.300 cartelle mediche. Vi operano come volontari 54 medici, 11 dentisti e 7 assistenti di poltrona, 6 farmacisti, 13 volontari generici.
- Segretariato sociale: servizio di accoglienza e orientamento per le persone alla ricerca di un'occupazione lavorativa. Distribuzione abiti, borse spesa, coperte. Ad oggi 9.060 pacchi indumenti, per un totale di 45.300 kg; 1.861 coperte; 1.283 borse spesa per un totale di 26.000 kg di alimentari.
- Ospiteria dell'Arsenale: aperta nel 2006, offre accoglienza residenziale a studenti, giovani, gruppi, persone che desiderano condividere per un periodo l'esperienza di spiritualità e di servizio del Sermig. Da quattro anni è nato al suo interno il progetto "Vita ai bambini": un'accoglienza ai bambini e alle loro rispettive famiglie in cura presso gli ospedali di Torino per gravi patologie, provenienti da Paesi poveri. A oggi sono stati accolti 40 nuclei per un totale di oltre 100 persone di 12 nazionalità diverse.
TEMPI
Dall'autunno 1988 a seguire.
COSTI
Puoi sostenere questo progetto con un contributo mensile di:
- 300 € al mese per un ospite del Centro Come Noi
- 450 € al mese per una famiglia dell'Ospiteria - progetto "Vita ai bambini"
- Contributo in denaro o in farmaci perché il Poliambulatorio medico possa garantire i farmaci ad ogni paziente
Gli aiuti in denaro possono essere inviati tramite: - c.c.p. n. 29509106 intestato a Sermig, Piazza Borgo Dora 61, 10152 Torino - Italia.
c/c bancario intestato Sermig: IBAN IT57 E033 5901 6001 0000 0000 689 - causale "Per chi bussa alla porta dell'Arsenale - Pane Quotidiano".
I farmaci possono essere spediti al seguente indirizzo: SERMIG - Piazza Borgo Dora 61 - 10152 Torino
