Subito pronti

Pubblicato il 29-11-2023

di Chiara Vitali

«Li vedi questi? Sono settecento panini, li abbiamo comprati insieme ad acqua, pasta e tonno, ora partiamo». Badri Abdelghani vive in Marocco e sta /b>carica
L’epicentro è stato tra le montagne dell’Alto Atlante, nel centro del Paese, una zona ricca di villaggi rurali che vivono di turismo e agricoltura. Agglomerati piccoli, con decine di stradine affiancate da case costruite in stile tradizionale, paglia e terra, che sembrano alzarsi direttamente dal suolo. Con le scosse, crollano: interi centri abitati si tramutano in macerie. Si scava, e intanto si attiva una catena di solidarietà con menti e braccia in tutto il Marocco.

Menti e braccia come quelle di Badri Abdelghani, che lavora per la cooperativa Amici senza frontiere. «Sono partito con i miei colleghi, vogliamo raggiungere Tinmel, sulle montagne» spiega in un video che manda in Italia. Alcune ore dopo, ne arriva un altro: «Siamo arrivati, le persone non hanno più una casa, dormono in strada». Sullo sfondo, decine di uomini e donne salutano con la mano e mangiano ciò che Abdelghani ha portato loro. È solo il primo di una serie di viaggi per portare soccorso e aiuto umanitario. «Insciallah, come Dio vuole», dice alla fine di ogni video.

Ma anche lontano dalle zone colpite dal terremoto si sente forte il senso di comunità. Lo racconta Consuelo Paris, che vive a Casablanca, a 350 chilometri dall’epicentro del terremoto. «Abbiamo sentito anche noi le scosse –racconta – siamo scesi tutti in strada. In poco tempo, ci siamo radunati a piccoli gruppi e ci siamo messi tutti a pregare». Per strada, nelle aiuole, nei cortili. «Mi sono trovata accanto a una signora che mi ha chiesto di recitare un rosario con lei – racconta ancora Consuelo –. Io sono cristiana, lei musulmana, ci siamo messe a pregare insieme per tutte le persone vicine all’epicentro». Dopo la preghiera, si sono messe in moto le mani. «Da qui proviamo a organizzare il supporto logistico per le zone più colpite, per ricostruire ci vorranno mesi. Facciamo quello che possiamo».


Chiara Vitali
NP ottobre 2023

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