Moon boot

Pubblicato il 23-02-2024

di Elisa D’Adamo

Gli stivali da neve più iconici del mondo della moda nascono in Veneto da un’idea di Giancarlo Zanatta.
Siamo nel 1969, durante un viaggio a New York, su un treno per il Connecticut, l’imprenditore italiano rimane colpito da una gigantografia dell’astronauta Buzz Aldrin, secondo uomo ad arrivare sulla Luna, e decide di realizzare uno stivale impermeabile e imbottito dalla forma massiccia ma al contempo leggerissimo.
Il modello viene realizzato in un calzaturificio di Montebelluna e, nel giro di pochissimo tempo, conquista teste coronate, musicisti, sportivi, attori, divi italiani e internazionali per arrivare al grande pubblico a livello trasversale a metà anni ‘80.
In nylon e schiuma di poliuretano, è una calzatura leggerissima, nonostante il suo ingombro, che ricorda la famosa camminata ovattata sul suolo lunare.

I movimenti underground degli anni ’90 portano poi questi stivali sulle strade, molto lontani dalle piste chic e dalle vette innevate.
Con gli anni Duemila arrivano nelle maison dei grandi marchi che intercettano stili e tendenze, facendoli diventare un must have anche tra le mura domestiche.
Ambidestro e dalla calzata multipla, i Moon Boot sono amati o odiati, senza vie di mezzo, ma sono e rimangono un pezzo forte della storia del costume, come dimostra la loro presenza al MoMa di New York.
 

Elisa D'Adamo
NP gennaio 2024

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