Il Sermig è nato da un sogno

Pubblicato il 05-05-2023

di Ernesto Olivero

Caro Santo Padre, grazie: abbiamo tanto desiderato questo incontro, pregando per lei. Dirò in breve la nostra storia lunga. Mi chiamo Ernesto Olivero, sposato, papà e nonno.
Maria, mia moglie amatissima, ora è in Cielo. Il Sermig è nato perché le ho obbedito: sposati da poco, facevo parte di tanti gruppi missionari e lei mi chiese di concentrarmi su un unico impegno. Così, grazie a Maria e ai miei amici, nacque il Sermig, Servizio Missionario Giovani. Era il 1964. Volevamo aiutare i più poveri e combattere la fame nel mondo. Poi il nostro progetto si è esteso in diverse direzioni.
Una delle più importanti, la formazione dei giovani: ora migliaia di ragazzi ogni anno vivono un periodo formativo all’Arsenale della Pace, la nostra casa di Torino.

Anche noi nel tempo siamo stati formati. Dagli incontri che abbiamo avuto. Tanti, ma ne nomino solo due. Giorgio La Pira ci fece conoscere la profezia di Isaia e il tempo in cui le armi diventeranno strumenti di lavoro e di pace. Papa Paolo VI ci disse che da Torino, città di santi, poteva partire con noi una rivoluzione d’amore. Solo dopo scoprimmo che a Torino, a Porta Palazzo, il quartiere dei santi sociali, c’era un vecchio arsenale militare, un rudere di oltre 40.000 mq dove erano state fabbricate le armi delle guerre del Risorgimento, della Prima e della Seconda guerra mondiale.
Con stupore pensammo che forse era quello il luogo dove far vivere insieme la profezia di Isaia e la rivoluzione d’amore che sperava papa Paolo VI.

Pregammo per anni Maria Consolata. Il 2 agosto 1983 ottenemmo dal Comune di Torino l’arsenale. Con un patto: che lo restaurassimo con le nostre forze. Significava centinaia di milioni di euro e noi non avevamo un soldo, solo un sogno.
L’Arsenale della Pace è nato così grazie al lavoro gratuito di milioni di persone, giovani e adulti, che hanno restituito tempo, professionalità, risorse.
Ora è una casa sempre aperta a chi ha bisogno di casa: poveri, giovani, smarriti. Negli anni è arrivato anche l’Arsenale della Speranza a San Paolo del Brasile per accogliere le persone di strada; l’Arsenale dell’Incontro a Madaba in Giordania per i diversamente abili, luogo di convivenza tra cristiani e musulmani; l’Arsenale dell’Armonia sulla collina di Torino che accoglie bambini gravemente malati.

Se lei visitasse uno degli Arsenali, siamo certi che si commuoverebbe a vedere la gara di solidarietà che si è creata intorno a noi. All’Arsenale di Torino, per esempio, dopo lo scoppio della guerra in Ucraina, migliaia di persone si sono rimboccate le maniche, hanno portato 1.500 tonnellate di aiuti che con un ponte di solidarietà sono arrivati direttamente nelle zone colpite. Questo è il miracolo degli Arsenali. Le persone che vedono in quest’opera una speranza e si uniscono all’impegno per la pace, al no deciso a ogni guerra che è il sogno a cui non rinunceremo mai. Grazie a loro il Sermig è cresciuto. Grazie ai SÌ, le vocazioni che compongono la Fraternità della Speranza: famiglie, singoli, sacerdoti, consacrati e consacrate, giovani.

Il primo SÌ è stato quello di Rosanna Tabasso. Da quando mi sono volontariamente dimesso, è lei la responsabile del Sermig. Grazie Santo Padre! Le vogliamo bene!
 

Ernesto Olivero
"In udienza da Francesco"
NP febbraio 2023

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