Buoni cittadini

Pubblicato il 07-12-2023

di Cesare Falletti

La costituzione conciliare Gaudium et Spes e il compito per i cristiani di discernere i segni dei tempi

I tempi cambiano. Questo nessuno può metterlo in discussione, ma lo sguardo che si ha sui cambiamenti può essere molto diverso. Fra coloro che già i latini chiamavano “i lodatori dei tempi passati” e che continuano a dire: «Ah, una volta!», e quelli che considerano ogni novità un progresso positivo, senza neppure fermarsi almeno qualche secondo a valutarne la vera positività, lo spazio è grande. Naturalmente la vera sapienza, la Saggezza non solo biblica, ma anche semplicemente umana, ha un comportamento a cui è bene ricorrere costantemente.

Anche nella Chiesa ci sono atteggiamenti di giudizio sui tempi che rischiano di essere superficiali. Dall’abbraccio a ogni novità, anche quelle più strampalate, a una difesa spesso orgogliosa di un passato che forse non è mai esistito, rischiamo di dare un volto alla nostra Madre Chiesa nel quale non la riconosciamo più e facciamo fatica a riconoscerci noi stessi generati in lei.

Per certi fatti successi nel passato della mia famiglia e per le mie due anime, piemontese e romana, sono sempre stato molto sensibile alla questione della partecipazione dei cristiani alla vita pubblica. Nella nostra Chiesa non possiamo certo dire che il discorso è sempre stato univoco, anche se il comandamento dell’essere buoni cittadini è stato costante. Era già un punto con cui i primi cristiani, anche sotto la persecuzione dello Stato, si difendevano.

Nei non lontanissimi secoli XVIII e XIX, con il mutamento politico e culturale che ha sconvolto gran parte del mondo, le opinioni e gli ammonimenti della gerarchia ecclesiastica sono stati molto vari e talvolta potremmo, con la mentalità di oggi, ritenerli scandalosi. Dal concetto che ogni autorità viene da Dio e quindi da un legame forte fra l’autorità civile e quella religiosa, che non sono mai state in perfetta armonia, a una laicità esasperata che riscontriamo certe volte ai nostri giorni, c’è uno spazio che la Costituzione conciliare Gaudium et Spes ha cercato di percorrere riflettendo sul profondo cambiamento in atto che il Concilio, composto da vescovi del mondo intero, con storie e culture diverse, ha voluto decifrare. Non è stato facile trovare un cuore e un pensiero comune, ma lo Spirito santo, promesso da Gesù, ha fatto il suo lavoro. Non sono frasi che dovranno durare per sempre; i tempi cambieranno ancora, ma il Concilio ha detto parole che hanno messo a fuoco l’argomento per i nostri tempi. Forse la frase: «Da una coscienza più viva della dignità umana sorge... lo sforzo di instaurare un ordine politico-giuridico nel quale siano meglio tutelati nella vita pubblica i diritti della persona: ad esempio, il diritto di liberamente riunirsi, associarsi, esprimere le proprie opinioni e professare la religione in privato e in pubblico» oggi per molti sembra ovvia, ma nel passato non lo è stato così tanto. Neanche ciò che segue: «La tutela, infatti dei diritti della persona è condizione necessaria perché i cittadini, individualmente o in gruppo, possano partecipare attivamente alla vita e al governo della cosa pubblica».

Se nell’Ottocento la Chiesa in Italia ha proibito ai cattolici di partecipare alla vita pubblica, oggi spingerebbe piuttosto a entrare nel dibattito politico, qualunque regime governi la nazione. «Tutti i cristiani devono prendere coscienza della propria speciale vocazione nella comunità politica. ... In ciò che concerne l'organizzazione delle cose terrene, devono ammettere la legittima molteplicità e diversità delle opzioni temporali e rispettare i cittadini che, anche in gruppo, difendono in maniera onesta il loro punto di vista». La distinzione fra cristianità, frutto di un potere politico che unificava tutti in un mondo cristiano, e cristianesimo è qualcosa che oggi si è imposta. Ed è un bene del mondo intero.

Cesare Falletti

NP Ottobre 2023

Questo sito utilizza i cookies. Continuando la navigazione acconsenti al loro impiego. Clicca qui per maggiori dettagli

Ok