Aggiungi un Pasto a Tavola

Pubblicato il 15-11-2023

di Max Laudadio

Aggiungi un Pasto a Tavola non è solo lo slogan di una raccolta fondi che, come si può facilmente intuire, permette di donare centinaia di pasti a chi ne ha bisogno, è anche la sintesi di una collaborazione straordinaria che vede coinvolte decine di associazioni di volontariato. Ma facciamo un piccolo passo indietro nel tempo.

Era il 2015 quando don Marco Casale, un prete illuminato della diocesi di Varese, ha deciso di ampliare la sua opera, già molto attiva, di assistenza alle persone meno abbienti, con una proposta che spiazzò gran parte dei volontari della città. Era stanco di vedere famiglie, anziani, giovani disoccupati, rovistare nei cestini della spazzatura con la speranza di recuperare qualcosa di commestibile da mangiare, dopo giorni e giorni di obbligato digiuno. E così, oltre alle strutture che continuava a gestire con il medesimo fine, propose di organizzare una grande manifestazione comunitaria che, per la prima volta, vedesse partecipare e collaborare tutte le associazioni della provincia di Varese, nessuna esclusa. Non importava quale fosse la loro mission, che evidentemente non avrebbe mai potuto coincidere, chiedeva solo di unirsi e di lavorare insieme. Ma non voleva che le onlus in questione rinunciassero alla propria identità e ai propri obiettivi, sperava solo di poter far capire loro che insieme avrebbero potuto ottenere molti più risultati, dando peraltro un messaggio chiaro di amore e condivisione. La diffidenza iniziale ha velocemente lasciato spazio alla progettazione e, immediatamente dopo, alla realizzazione del primo evento. Non è importante quello che è stato il contenuto di questo evento, ma è stupefacente il risultato che ne è derivato. Da quel giorno, ogni anno, cinquanta associazioni collaborano tra loro con un solo fine comune, a dimostrazione del fatto che il Bene mescola le carte, stravolge i piani, e obbliga a non chiudere mai la porta dell’ascolto. Negli anni don Marco ha allargato la squadra aggiungendo giocatori diversi; ha chiamato le aziende del territorio, le attività commerciali, i liberi professionisti, le istituzioni, e questo ha permesso di moltiplicare velocemente la raccolta fondi e, di conseguenza, i pasti garantiti. La sua visione ha portato velocemente il progetto a cifre molto importanti, capaci di garantire migliaia di pasti, oltre a un supporto reale per le persone che lo richiedevano.

Don Marco è un prete di strada, uno di quelli che vive con il fare il Vangelo di Cristo, e che spesso viene attaccato da coloro che ritengono esagerata la sua preoccupazione per l’andamento del mondo, senza però mai uscire dal confort in cui sono abituati a stare. Lui si sporca le mani, abbraccia le necessità, e cerca un modo, qualunque modo, per risolverle. Non importa se risulta faticoso o difficile da realizzare, don Marco vive, ascolta e ama. Quest’anno, Aggiungi un Pasto a Tavola ha raggiunto l’ottava edizione e piazza San Vittore, sede del meraviglioso campanile del Bernascone ma anche dell’evento, si è di nuovo riempita di gente volenterosa, interessata, impegnata, aperta all’incontro e disponibile all’ascolto, ma anche semplicemente di curiosi che, molto probabilmente, il prossimo anno si uniranno al resto del gruppo.
Durante l’evento, l'instancabile don ha continuato a diffondere i suoi messaggi con la semplicità di chi ha compreso che nessuno di noi può vivere da solo, lanciando anche delle provocazioni alle istituzioni che spesso non sono in grado di affrontare le emergenze che via via si manifestano sulla loro strada, e con la sola speranza di raggiungere il cuore dei presenti, unico luogo entro il quale il dialogo con Dio può trasformarsi in un’azione concreta e tangibile. Don Marco rappresenta la chiesa che mi piace; quella della sincerità, della passione, dell’esempio da seguire e del dono come progetto di vita, e lontana da tutto quello che negli anni ha fatto perdere credibilità alla casa di Dio.

Lui è la vera chiesa, come lo sono tanti altri con i suoi stessi valori, e come dovremmo esserlo anche noi. L’ottava edizione di “Aggiungi un Pasto a Tavola” si è conclusa con una raccolta straordinaria, che permetterà a migliaia di persone di mangiare, e questo non può che rincuorare, anche se, dentro di me, rimane pressante una domanda che può apparire scontata, ma credetemi non lo è affatto: «È possibile che nel 2023, in un Paese come il nostro, le persone che non hanno da mangiare (…e già è assurdo!) debbano ancora sperare nelle azioni di uomini come don Marco? È possibile?»


Max Laudadio
NP ottobre 2023

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