Jimmy Forrest - Soul street

Pubblicato il 26-09-2023

di Gianni Giletti

Vi sorprende? Certo che vi sorprende!!!! Nove minuti e mezzo di jazz ammazzerebbero un cavallo, ma noi… non siamo cavalli! E poi, questo brano mi piace. 
Mi ingrifa Jimmy Forrest, per il suo suono molto “davanti” e anche molto urgente, con cui spinge il brano giù per la discesa. E difatti il brano corre, eccome se corre. E anche gli altri ci danno dentro il giusto.
Insomma, ho provato a non scriverci sopra. Figurati, pensavo, chi mi legge, mi spara di sicuro. Proprio che io predico il verbo delle canzoni brevi, secche e velenose… e adesso questo.
Poi però ho pensato: ascolta, ho firmato un contratto con qualcuno, per cui niente brani lunghi? No, appunto. E allora eccolo qua. Tre sassofoni che picchiano duro e che producono musica allegra, positiva, scattante e frizzante. Almeno per me.
Molto Charlie Parker, comunque. È per questo che mi piace.
Jazz my love.

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Il brano di per sé non è tra i più famosi, ma in questo disco non ce n’e uno debole per cui, anche qui si gusta davvero il rock d’annata.

Grandi.

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